Autovelox, le app GPS non li segnalano più | Hanno trovato un modo per diventare invisibili
Si stanno diffondendo sempre più dei dispositivi che potrebbero far arrivare a casa delle multe per eccesso di velocità. Stavolta è davvero difficile individuarli.
I limiti di velocità variano da Paese a Paese, anche se in linea generale sono i medesimi. 130 km/h se si circola in autostrada, 110 km/h per le strade extraurbane principali, 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e locali e 50 km/h per le strade nei centri della città.
Se si oltrepassano questi limiti ci sono delle multe da pagare e la cifra aumenta in base alla trasgressione: 173 fino a 694 euro nel caso in cui si va oltre tra i 10 fino e i 40 km/h; da 543 fino a 2.710 euro (con sospensione della patente fino a 3 mesi) se si va dai 40 ai 60 km/h.
È importante rispettarli per tutelare la propria vita e quella di coloro che ci circondano. La legge non ammette distrazioni e con l’introduzione degli autovelox la punizione è garantita per chi non rispetta quanto prestabilito.
Di recente sono stati messi in circolazione dei dispositivi di ultima generazione capaci di beccare anche quelli che stanno più attenti agli autovelox. Nemmeno Google Maps li individuerà.
L’autovelox più temuto dai conducenti, addio App di ultima generazione
Secondo quanto riportato sul sito autopista.es sembra che ci saranno dei nuovi autovelox che daranno del filo da torcere ai conducenti di tutti i veicoli stradali.
Sono comuni in Francia e potrebbero arrivare addirittura in Spagna. Non è da escludere l’Italia, quindi andiamo a scoprire tutti i dettagli al fine di evitare una sanzione amministrativa.
La soluzione a più di un problema
In realtà si parla di auto radar posizionati sul cruscotto del proprio veicolo ed è in grado di fotografare coloro che non rispettano i limiti di velocità. Questo dispositivo è nelle mani della Polizia, ma anche altri possono usufruirne. In Francia ben 8 Regioni hanno permesso la diffusione di questi auto radar. Sono dotati di GPS e così è possibile individuare i limiti non rispettati.
Ovviamente niente viene fatto senza nulla in cambio. Si offre uno stipendio di 1.500 euro al mese per ogni conducente che deve lavorare 6 ore al giorno. Basta semplicemente circolare con la propria auto e anche lo Stato può trarne beneficio per un maggiore supporto alle Forze dell’Ordine. Inoltre si può dare un lavoro a chi ne è sprovvisto, dunque si risolve anche il problema della disoccupazione. Quest’iniziativa potrebbe arrivare anche in Spagna e non è da scartare l’Italia. Tuttavia non ci sono delle novità a riguardo, dunque non ci resta che attendere.