Prova emissioni, il trucco che non fa mai cilecca per passarla sempre | Lo fanno i pensionati con le Euro 2
Com’è possibile avere buoni risultati nel caso della prova emissioni per il veicolo? Vediamo insieme come procedere.
Sebbene si tratti di un test a cui viene attribuita maggiore importanza in altri paesi europei, al di fuori dell’Italia, anche nel bel paese le auto durante la revisione periodica vengono sottoposte a un controllo delle emissioni. Cioè si cerca di avere dati quanto più precisi, nel limite del possibile, sul livello di inquinanti prodotto dal veicolo.
I parametri onde superare il test sulle emissioni dipendono dalla classe del veicolo; di solito però più l’auto è vecchia, più inquina e viceversa. Pertanto i modelli più recenti sono anche i più ‘puliti’, per quanto ciò rimanga un paradosso nel campo del motore a scoppio.
Di solito – ma è meglio rivolgersi in caso di dubbio su come funzioni ad uno specialista – nelle auto a benzina si misura il livello presente di monossido di carbonio; sono previste due prove al minimo, con il motore a meno di mille giri, e al minimo accelerato, a 2500 giri.
Se invece il veicolo viene alimentato con diversi tipi di carburante la prova viene ripetuta per ciascuno di essi. Infine, nel caso dei veicoli Diesel, c’è la prova dell’Opacimetro, volta ad accertare la fumosità: il motore viene portato in questo caso a 3500 giri.
Il test sulle emissioni, come diminuirle
Una soluzione, proposta spesso anche in Italia, onde diminuire le emissioni è la decarbonizzazione del motore. La si propone di solito con il sistema a idrogeno Flex Fuel.
Si tratta di un sistema che adopera un’iniezione di idrogeno per restituire efficienza al motore, ridurne l’utilizzo del carburante e di conseguenza ‘tagliare’ le emissioni. Viene, a livello pratico, arricchita la miscela aria/ combustibile del motore dell’auto. Inizia ad essere piuttosto presente nelle offerte delle officine specializzate.
Prova emissioni, le soluzioni per migliorare i risultati del test
Il giornale Autobild, a questo proposito, consigliava prima di recarsi dall’officina di fare un viaggio con marce basse, ma velocità piuttosto elevate; le performance, al momento della revisione, saranno considerevolmente migliori. In generale però, come per il resto della revisione, l’opzione migliore è come sempre una corretta manutenzione.
In alternativa è anche possibile utilizzare appositi additivi nel serbatoio, onde pulire gli iniettori. L’effetto positivo sul motore funziona però solo dopo ottanta chilometri, pertanto non si può utilizzarli il giorno stesso della revisione, ma con largo anticipo.