Casello, col trucco della calamita non paghi più il biglietto | Se lo scoprono ti mettono in gattabuia
Un nuovo trucco ‘magnetico’, del tutto illegale, in uso presso molti caselli italiani dell’autostrada. Vediamo insieme di che cosa si tratta.
Circolano da tempo diversi accorgimenti, del tutto illegali, per non pagare o pagare il meno possibile il pedaggio in autostrada. Si tratta di soluzioni vietate dalla legge e come tali perseguibili con pene piuttosto severe; però, specie in tempi di crisi economica, non manca chi sperimenta comunque questi metodi, danneggiando l’intera collettività che paga regolarmente.
L’accorgimento maggiormente diffuso, abbondantemente presente sui Social, prevede di smagnetizzare il talloncino all’entrata nel casello. Successivamente, quando l’assistenza chiede che cosa sia successo e procede al pagamento con altri metodi, il truffatore racconta che l’ingresso è avvenuto presso un casello molto più vicino
(e dunque più economico).
Le pene non sono, a questo proposito, affatto leggere. C’è l’obbligo di versare la somma evasa (illecito civile), ma non manca anche il reato correlato. I casi devono essere piuttosto frequenti, perchè a questo proposito le sentenze abbondano. Analizziamone insieme alcune.
Trucchi illegali in autostrada, la questione del pedaggio
Guardando infatti alla storia giuridica di questi trucchetti la Cassazione aveva dichiarato che chi ritira il talloncino, ma poi non paga il pedaggio risulta colpevole di “insolvenza fraudolenta“. In effetti il Codice della strada chiarisce molto bene come chiunque cerchi di evitare di pagare il pedaggio commetta un reato.
Il caso ‘classico’, prima che si diffondesse la smagnetizzazione del talloncino, consisteva nel fingere di perdere il tagliando e dichiarare all’assistenza che no, proprio non si aveva denaro con sé in questo momento. Ma non era certo l’unica casistica sulla quale la giustizia ha già legiferato.
Saltare il pedaggio, i (troppi) casi illegali
L’esempio del biglietto smagnetizzato era stato già utilizzato da un camionista che, dopo averlo ripetuto più e più volte, era stato infine individuato dalla società che gestiva l’autostrada, con l’intervento del Tribunale di Firenze. Non si tratta pertanto, come molti ritengono sui Social, di un metodo impossibile da individuare.
Il giornale La legge per tutti a questo proposito citava il caso di un altro camionista che utilizzava il metodo più rischioso di tutti, specie per l’incolumità degli altri guidatori: imboccava infatti la corsia Telepass a grande velocità, posizionandosi sulla scia dell’auto che era passata, e riuscendo a oltrepassare il casello prima che la sbarra scendesse di nuovo. La sentenza era stata, adopera della Cassazione, per truffa.