Telepedaggio, il trucco del casellante per non pagare mai | Una furbata ancora mai vista
Come evitare il pedaggio autostradale? Dalla Francia giunge un esempio tanto illegale, quanto bizzarro.
Tra le maggiori spese per l’automobile, dopo la benzina, figura quasi sempre sulle lunghe distanze il pedaggio. Le autostrade – e non solo in Italia – costano, c’è poco che si possa fare a questo proposito, se non pagare l’inevitabile dazio. Specie per chi viaggia molto e in special modo sulle lunghe distanze, i pedaggi rappresentano una fonte di spesa non indifferente, anzi.
Pertanto, laddove possibile, si valuta sempre come risparmiare, come diminuire i costi del pedaggio. Si valuta, ad esempio, di utilizzare le strade provinciali; meglio doversi orientare di strada in stradina piuttosto che dover pagare pedaggio tanto elevati.
Una soluzione purtroppo non c’è; sebbene vada osservato come spesso utilizzare il treno, al netto dei disagi per i ritardi, le cancellazioni e gli scioperi, risulti molto più conveniente dell’auto sulle lunghe distanze. Molto varia, va da sé, a seconda della Regione e del viaggio in questione. Tuttavia c’è un’ altra soluzione onde non pagare il pedaggio, sebbene completamente illegale.
Saltare il pedaggio, i casi criminosi
Il caso in questione viene dalla Francia e stupisce per la sua (criminale) semplicità. Come riporta il giornale spagnolo Infobae, un autista è stato accusato di aver ‘saltato’ il pedaggio per ben 25 volte. Ma come può aver fatto? Il numero infatti appare straordinariamente elevato, anzi. Ci si domanda come non sia stato arrestato prima.
Il guidatore in questione utilizzava l’opzione per il telepass, si fermava e premeva il pulsante dell’assistenza affermando di aver dimenticato il suo pass. La società francese responsabile del casello, non volendo causare un ingorgo o, ancor peggio, un incidente, lo lasciava andare.
Il caso venuto dalla Francia, passava senza pagare
Potrebbe sembrare incredibile, ma con questo stratagemma tanto immorale quanto illegale l’uomo era riuscito a passare senza pagare per 25 volte di fila, alcune volte lasciando all’assistenza dei messaggi o qualche moneta di scusa. In particolare la società non voleva che facesse retromarcia, con tutti i problemi annessi che, all’imbocco di un’autostrada, avrebbe generato, pertanto preferendo lasciarlo partire.
La compagnia alla fine aveva compreso come ci fosse qualcosa che non funzionava, che non sembrava avere senso. E grazie alle telecamere di sorveglianza aveva infine inchiodato il sospetto, portato poi alla giustizia. Qui c’era stata la sorpresa: non solo aveva evaso il pagamento, ma guidava con la patente annullata.