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Rinnovo patente, un over 70 su due rispedito a casa per lo stesso motivo | Nessuna pietà nemmeno per fare la spesa

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Anziano alla guida (foto di Andrea Piacquadio da Pexels) – autoruote4x4.com

La metà degli over 70 non potranno rinnovare la patente. Le regole si fanno sempre più stringenti, quali sono le novità.

Milioni di persone hanno la patente, e la rinnovano a cadenza regolare per poter continuare ad essere autonomi e indipendenti.

Anche se si cerca di spingere i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici per inquinare meno, non sempre ciò è possibile, se non ci sono i giusti collegamenti.

Guidare la macchina è quindi necessario anche per le persone più avanti con l’età, che se pure non vanno più a lavorare devono comunque spostarsi per andare a fare la spesa o altre commissioni.

Sembra però che le cose stiano per cambiare, e che metà degli over 70 che ne faranno richiesta si vedranno rifiutare il rinnovo della patente. Per lo stesso motivo.

Rinnovo patente rifiutato per gli over 70

La patente viene rinnovata regolarmente secondo quanto predisposto, ovvero ogni 10 anni fino ai 50 anni di età, poi  ogni 5 anni per età compresa tra i 50 e i 70 anni, ogni 3 anni per età compresa tra 70 e 80 anni e infine oltre gli 80 anni ogni 2.  Questo perché di volta in volta si valuta l’idoneità alla guida del soggetto, che verrà sottoposto ad alcuni test ed esami.

In Italia, secondo quanto riporta quotidianosanita.it, gli over 70 patentati soni circa 3 milioni. Che però al momento del prossimo rinnovo potrebbero essere ridotti alla metà. Scopriamo per quale motivo.

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La patente (foto Adobe Stock) – autoruote4x4.com

Le novità

Il suto citato riporta i risultati di una ricerca presentata durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG). I quali indicano che secondo i dati del 2010 su circa 1000 vittime all’anno, un automobilista su 3 è over 65, e il 40% è over 75. Giuseppe Paolisso, presidente SIGG, ha commentato che oltre alla vista e all’udito bisognerebbe controllare anche eventuali deficit cognitivi i quali “possono aumentare il rischio di incidenti. Purtroppo questo aspetto è ben poco considerato e nelle visite per il rinnovo patente non esiste obbligo di valutazione dello stato cognitivo da parte di uno specialista, geriatra o neurologo o che abbia fatto corsi specialistici presso istituzioni qualificate a livello nazionale”.

Pertanto auspica specifici test che diano contezza del reale grado di reattività dell’anziano alla guida “in presenza di stimoli cognitivi eseguiti appunto da medici specialisti qualificati con esperienza in questo settore e non da un medico inesperto”. L’evidenza dei dati, sottolinea “impone senza dubbio una riflessione sulla necessità di rivedere i criteri con cui si rinnovano le patenti negli anziani”. E chissà che le cose non stiano per cambiare.