Maxi Sequestro Autovelox: se hai preso la multa da questi non é valida | Erano illegali
Dopo il Maxi sequestro degli autovelox potrebbero arrivare i primi risarcimenti. Controlla dove hai preso la multa.
Gli autovelox sono tra i dispositivi più utilizzati per garantire la sicurezza stradale, con l’obiettivo di ridurre la velocità dei veicoli e prevenire incidenti. Tuttavia, si tratta dei dispositivi tra i più odiati dagli automobilisti.
La loro presenza sulle strade a volte può risultare ingombrante ed eccessivamente limitante. Mentre in molti casi rappresenta un ostacolo per chi non è abituato a rispettare le regole.
Ciononostante, non mancano le polemiche legate all’installazione degli autovelox, che a volte risultano irregolari o addirittura illegali. Errori procedurali o violazioni delle normative vigenti possono portare all’annullamento delle multe emesse e persino alla rimozione dei dispositivi stessi. Nelle ultime settimane, un vero e proprio maxi sequestro di autovelox è avvenuto in Italia, sollevando interrogativi sulla legittimità di molti di questi apparecchi. Se hai ricevuto una multa da questi dispositivi potresti avere un risarcimento.
Il maxi sequestro
A seguito di un’indagine della Polizia Stradale di Cosenza è avvenuto un vero e proprio maxi sequestro di autovelox. L’inchiesta, estesa su tutto il territorio nazionale, ha portato alla sospensione di migliaia di dispositivi T-EXSPEED v 2.0, utilizzati per il rilevamento della velocità. Questi strumenti sono stati trovati non conformi agli standard richiesti, poiché privi della necessaria omologazione e di un prototipo approvato, rendendo illegittime tutte le multe emesse.
L’operazione della Polizia Stradale è scattata a seguito della recente sentenza della Cassazione, che ha stabilito la nullità delle multe emesse da dispositivi non omologati secondo gli standard europei. La mancanza del cosiddetto “doppio bollino” – ovvero l’approvazione del prototipo e l’omologazione conforme ai requisiti tecnici – ha messo in luce una situazione di caos normativo.
Possibili rimborsi
Con il maxi sequestro degli autovelox T-Exspeed v 2.0, sta emergendo una questione cruciale: quella dei rimborsi. Migliaia di automobilisti, multati in diverse regioni italiane, potrebbero ora vedersi riconosciuto il diritto a un risarcimento. Tuttavia, coloro che hanno già pagato le multe, in modo tempestivo e conforme, rischiano di essere esclusi dai rimborsi.
Per gli automobilisti che non hanno ancora pagato, esiste la possibilità di contestare la sanzione entro 60 giorni dalla notifica, oppure entro 30 giorni se si sceglie di rivolgersi al Giudice di pace. Tuttavia, la procedura non è semplice: è necessario richiedere al Comune l’accesso agli atti per verificare l’omologazione del dispositivo. Solo dopo aver ottenuto e analizzato queste informazioni, sarà possibile avanzare un ricorso per ottenere l’annullamento del verbale e, eventualmente, il risarcimento delle spese legali.