“Lei non è autorizzato a guidare l’auto di sua madre” | Non fartela più prestare: da oggi sono 2500€ di multa
È una delle questioni più dibattute quando si parla di auto: ecco perché non devi mai usare l’auto di un parente.
Quella di cui stiamo parlando è senza dubbio una delle pratiche più comuni quando si parla di automobili. Guidare un’auto intestata ad un familiare è infatti una pratica comune, soprattutto quando si è neopatentati. A chi di noi infatti non è mai capitato di prendere il prestito l’auto della madre o del padre, o ancora di un altro parente?
Tuttavia, quella che può sembrare un’azione da poco è invece regolamentata in modo particolarmente severo dal Codice della strada. E queste regole sono cambiate di recente, lasciando parecchia confusione tra tutti quanti gli automobilisti, che non le conoscono ancora bene. È soltanto una delle tante modifiche del Codice della strada, in attesa del decreto che dovrebbe entrare in vigore poco dopo la fine dell’estate.
Ma che cosa dice la legge di preciso a questo proposito? Continua a leggere per scoprire se sei in regola oppure no e se stai rischiando una multa che, ti anticipiamo già, è particolarmente salata.
Auto in prestito ai familiari, che cosa dice la legge
In generale, un’auto può essere guidata da membri della stessa famiglia senza particolari problemi. Durante un controllo, le forze dell’ordine possono risalire in pochi istanti all’intestatario del veicolo e verificare se chi è al volante della stessa è un parente. Non è previsto nulla se il veicolo è utilizzato da un familiare convivente.
Le cose invece quando prendiamo l’auto in prestito da un familiare non convivente. La legge considera queste due persone due estranee e l’suo dell’auto può avere delle conseguenze. Infatti, se il veicolo viene usato da un soggetto non convivente per più di 30 giorni consecutivi, allora diventa necessario comunicare ciò alla motorizzazione civile.
Le multe per chi non rispetta le legge sono salate
La normativa è ancora più stringente quando l’auto è utilizzata da una persona completamente estranea al nucleo familiare. Oltre alla durata dell’utilizzo, bisogna considerare la natura del rapporto con l’intestatario del veicolo. Queste norme sono state pensate per evitare l’uso prolungato e non dichiarato di veicoli intestati a terzi.
E chi non rispetta le regole? I trasgressori rischiano una multa che va da un minimo di 516,46 euro fino ad un massimo di 2.582,28 euro. Nei casi peggiori si può arrivare anche il ritiro della carta di circolazione.