Codice della strada, in montagna questa regola non vale più | Con l’articolo 150 ti sbattono in galera
Quando sei in montagna stai attento a come guidi, perché rischi molto: per la tua incolumità, ma anche per il tuo portafogli.
Il Codice della strada è il principio che tutti noi dovremmo rispettare quando stiamo guidando un qualsiasi mezzo, ma anche quando siamo a piedi. Questo è vero in ogni situazione e in qualsiasi tipo di strada. Sia quando siamo in città, dunque, ma anche quando siamo in montagna, tratti in cui l’attenzione deve essere ancora più alta rispetto al solito.
Infatti, le strade di montagna, con le loro curve strette e le ripide pendenze, rappresentano una sfida ancora più particolare per chi guida. Bisogna stare attenti a come si guida, anche perché spesso la visibilità della strada di fronte a noi è messa a dura prova per esempio da tornanti particolarmente insidiosi. E in un incidente in una strada di questo tipo può avere delle conseguenze ancora più drammatiche rispetto al solito, motivo per cui è bene stare attenti.
Ad occuparsi della questione della guida in montagna è l’articolo 150 del Codice della strada, che specifica in che modo dobbiamo comportarci quando siamo in strade di questo tipo. Ignorare queste norme può comportare sanzioni significative e conseguenze ancora più serie.
Come guidare quando sei in montagna
Le strade di montagna presentano una complessità maggiore rispetto a quelle che sono in pianure. Gli spazi limitati rendono molto spesso difficoltoso l’incrocio tra due veicoli. In questi casi, la norma stabilisce che ad avere la precedenza è il veicolo che procede in salita, mentre quello in discesa deve fermarsi e accostarsi il più possibile al margine destro della carreggiata.
Questa norma tiene conto della difficoltà che può incontrare un veicolo in salita a ripartire con la marcia una volta dopo essersi fermato. Tuttavia, se c’è una piazzola, il veicolo in salita deve usare quella per fermarsi e poi ripartire.
Che cosa succede se non rispetti queste regole
L’articolo 150 specifica anche chi ha la priorità per quanto riguarda la retromarcia. Prima di tutto devono farla i complessi di veicoli, seguiti da quelli che hanno una massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate. Gli autobus hanno precedenza sugli autocarri. In generale, la precedenza spetta ai veicoli in discesa per la retromarcia.
E chi non rispetta queste regole? L’articolo 150 specifica anche quali sono le sanzioni previste. Quella amministrativa è compresa tra i 42 e i 173 euro, ma gli importi aumentano qualora si creino situazioni di pericolo o incidenti. Arrivano fino ai procedimenti penali.