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Bollo Auto, OGGI è il giorno: ti arriva da pagare il conguaglio del 2017 | Sanzionati migliaia di italiani

Il modellino di una macchina sopra a delle banconote/ fonte Depositphotos- autoruote4x4.com

Sta succedendo l’impensabile per quanto riguarda il pagamento del bollo, visto che stanno arrivando dei conguagli di diversi anni fa.

Una delle spese più pesanti e noiose che gli automobilisti devono sostenere per quanto riguarda la propria auto è quella del bollo.

Si tratta di quella famosa tassa automobilistica da versare alla regione, il cui valore cambia a seconda di alcuni fattori, e che di solito risulta sempre molto elevato.

Ma quanto sta accedendo ultimamente rischia di far peggiorare ulteriormente le cose sulla cifra da pagare. Infatti sta arrivando a parecchi guidatori un conguaglio del 2017 da pagare, che però ha generato diverse polemiche.

Una situazione impensabile per i guidatori

Come ben sappiamo nel caso in cui il bollo, così come le altre tasse, non venisse pagato ci sarebbero delle conseguenze importanti. In particolar modo una di queste riguarda l’obbligo di dover saldare la somma non versata in seguito, a cui però si andrebbero ad aggiungere diversi soldi in più, come quelli dovuti alla mora, agli interessi e così via.

E’ questo ciò che è accaduto ad una donna di Rovigo. Infatti di recente alla signora è arrivato il richiamo da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel quale veniva specificato che bisognava saldare proprio il bollo non pagato nel 2017. Ai 217,18 euro della tassa non versata poi si sono aggiunti ulteriori spese per quanto riguarda la sanzione di ritardo, gli interessi, gli altri oneri, i diritti di notifica e le spese esecutive, per un totale che è ammontato a 342,12 euro. Tutto nella norma dunque potremmo dire. Il problema è che c’è un dettaglio che non è passato inosservato alla donna e al suo avvocato.

Documenti di una macchina presenti nel cruscotto/ fonte Depositphotos- autoruote4x4.com

La rivelazione fa cambiare tutto

Il problema in tutta questa storia è uno solo. La signora invischiata nella vicenda ha fatto sapere al fisco tramite al suo avvocato che nel 2017 lei ancora entrata in possesso della vettura in questione su cui andrebbe pagato il bollo arretrato. Ma c’è un altro dettaglio che è ancora più sconcertante.

Come dimostrato dal libretto di circolazione la macchina della donna, una Toyota AX1T nella data nominata dall’istanza addirittura non era ancora stata prodotta. Una situazione imbarazzante che sfiora i limiti del ridicolo dunque, che sta facendo ricorrere per vie legali alla diretta interessata.