Sgarri e ti ritirano la patente per 20 ANNI: adesso è ufficiale | I killer professionisti hanno pene meno severe
Non c’è mai fine al peggio per gli automobilisti: patente sospesa per un tempo infinito, fai ricorso ma non lo accettano
La sospensione della patente è una sanzione prevista dal Codice della Strada che viene applicata in diversi casi, a seconda delle infrazioni commesse o delle condizioni psicofisiche del conducente.
Uno dei motivi più comuni per la sospensione della patente è l’eccesso di velocità. Superare i limiti imposti può comportare una sospensione che varia da uno a tre mesi, con sanzioni più severe per i neopatentati.
Se il superamento del limite è superiore ai 60 km/h, la sospensione può arrivare fino a un anno, con il rischio di revoca in caso di recidiva.
Se un conducente provoca un incidente per la seconda volta in due anni, rischia una sospensione da uno a tre mesi. La situazione peggiora se ci sono lesioni personali, con la sospensione che può durare fino a due anni.
Guida in stato di ebbrezza
La guida in stato di ebbrezza è un’altra causa frequente di sospensione. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, la patente può essere sospesa per tre-sei mesi. Se si causa un incidente in questo stato, la sospensione può estendersi fino a due anni. Per tassi alcolemici superiori, le sanzioni aumentano ulteriormente.
In caso di tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l, la sospensione va da sei mesi a un anno. Nei casi più gravi, con tassi superiori a 1,5 g/l, la patente può essere sospesa da uno a due anni.
23 anni per riavere la patente
Dopo un’attesa di ben 23 anni, un automobilista di Caltabellotta ha finalmente riottenuto la sua patente di guida. La storia inizia nel 1996, quando la Prefettura di Agrigento revocò la patente all’uomo per mancanza di requisiti morali, legata alla sua “sorveglianza speciale di pubblica sicurezza”. Anche una volta scaduto il termine della misura di prevenzione, la sua richiesta di riavere il documento fu respinta, avviando una lunga battaglia legale.
Con l’aiuto di due avvocati, l’automobilista ha iniziato un ricorso che ha attraversato diverse fasi e giurisdizioni. Dopo una sospensiva e un titolo di guida provvisorio ottenuti presso il TAR di Catania, il caso è stato trasferito al giudice civile di Palermo. Il 3 novembre 2023, finalmente, il giudice ha ordinato la restituzione della patente e il pagamento delle spese processuali.