RIVOLUZIONE PARCHEGGI a pagamento: introdotta la quota variabile | Il tempo di sosta non c’entra niente
Scordati tutto quello che conoscevi fino ad oggi: ecco come devi pagare i parcheggi nelle strisce blu da ora in poi.
Gli automobilisti italiani, soprattutto quelli abituati a guidare in centro città, sanno bene che trovare un parcheggi oche non sia a pagamento sembra essere diventata un’impresa a dir poco impossibile. Molto spesso la maggior parte di noi si trova a vagare per ore e ore intorno agli isolati salvo poi arrendersi e trovarsi costretto a pagare delle cifre folli per la sosta nelle strisce blu.
Questa, infatti, è una delle spese che grava maggiormente sui risparmi delle famiglie italiane. Anche perché si tratta di uno dei costi che dall’inizio del 2024 ha conosciuto i rincari peggiori. E ora le cose stanno per cambiare di nuovo, perché c’è un nuovo sistema che porterà la maggior parte degli automobilisti a pagare cifre ancora più alte di prima.
Ma in che modo cambierà la sosta nei parcheggi con le strisce blu e perché non sarà più il tempo a fare la differenza? Ecco che cosa cambia da ora in poi.
Cambiano le regole per i parcheggi blu
A proporre questo cambiamento è stata la città di Milano, da tempo al centro del dibattito per quanto riguarda la mobilità sostenibile tra modifiche e restrizioni di Area C e Area B. Alcuni consiglieri comunali hanno di recente firmato una mozione che imporrà tariffe più alte per i veicoli che pesano di più, una norma che ha già scatenato l’opinione pubblica.
Molti esperti, infatti, sono d’accordo. Si pensa infatti che guardare unicamente al peso delle auto potrebbe essere limitante, dato che l’elettrico comporta un peso maggiore del veicolo. Non solo, a determinare un aumento dei chilogrammi sono anche i moderni sistemi di sicurezza.
Una misura che rischia di essere controproducente
La norma di cui abbiano appena parlato è stata soprannominata “misura anti SUV” e rischia però di avere effetti controproducenti, andando a colpire soprattutto i modelli più moderni ed efficienti. Per esempio, la Volkswagen ID.3, si troverebbe a pagare tariffe di parcheggio superiori a un modello Euro 4, che è più leggero nonostante sia decisamente più inquinante.
Milano non sarebbe la prima città ad adottare un sistema del genere. Il caso più famoso è senza dubbio quello di Parigi, dove da febbraio le auto più pesanti pagano 18 euro all’ora per la sosta. A Basilea si guarda invece alla lunghezza.