Patente, ora scatta il RITIRO definitivo se indossi questa camicia | La nuova regola introdotta da Salvini
Dal ministro dei trasporti arriva la norma che nessuno si aspettava: ecco la camicia che non devi indossare in questa situazione.
E se non potessi neanche più vestirti come ti pare? La norma di cui parliamo oggi può sembrare assurda, ma sta davvero per entrare in vigore. Lo ha annunciato di recente il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Il leader leghista da tempo si sta impegnando per rendere le nostre strade più sicure e lo farà rendendo le norme che dobbiamo rispettare molto più severe.
Tra poche settimane, almeno secondo le dichiarazioni del vicepremier, entrerà finalmente in vigore il nuovo Codice della strada. Stiamo parlando di una norma attesa da mesi, ormai. Il ministro dei trasporti lo aveva annunciato già nel mese di ottobre e dopo mesi di ritardo ormai sembra che la sua approvazione sia imminente.
Ma per quale motivo non sarà più possibile indossare la camicia? L’annuncio fatto dal ministro Salvini ha spiazzato parecchie persone. Ecco di che cosa si tratta.
Se hai questa camicia addio alla patente: la notizia arriva dal ministro Salvini
Non ci sarà nessun divieto di indossare le camicie mentre si guida, ma negli ultimi giorni a Sassari è successo un caso che ha fatto scatenare l’opinione pubblica. Durante un esame teorico per l’ottenimento della patente, sei persone sono state denunciate e al centro della questione c’è proprio il vestito che era indossati dai candidati.
Infatti, le forze dell’ordine di Sassari hanno scoperto che molti candidati automobilisti si presentavano all’esame con una camicia davvero speciale. All’interno di uno dei bottoni, infatti, si trovava una telecamera che era in grado di inquadrare le domande all’esame dal monitor.
Esami della patente falsificati: il caso di Sassari con la camicia taroccata
Il complice di questi giovani candidati era un settantaquattrenne che, da un’auto nascosta nelle vicinanze, si occupava di dare le risposte giuste che arrivavano all’orecchio del candidato tramite un auricolare. L’uomo restava nei paraggi per recuperare tutti gli apparecchi elettronici una volta terminato l’esame. Anche lui è stato ben presto scoperto dalle forze dell’ordine.
Il primo caso è avvenuto il 21 giugno e ha visto coinvolto un 24enne di Sassari. L’8 luglio è successo di nuovo: in questo caso, a commettere il reato erano stati quattro cittadini extracomunitari.