Patente, dopo 60 anni cambia tutto: devi rifare tutto da capo | Se non passi l’esame la perdi per sempre
Sappiamo bene che il documento di guida non dura per sempre e ora da questo punto di vista c’è una grossa novità: ecco qual è.
Il momento in cui si ottiene per la prima volta la patente è indimenticabile per tutti quanti noi. È impossibile infatti scordare l’istante in cui per la prima volta si tiene tra le mani il proprio documento di guida. Avere la patente, soprattutto quando si è giovani, significa essere indipendenti e liberi e non dover stare alle esigenze di nessuno se non è alle proprie.
Il problema è che la patente non dura per sempre, anche se vorremmo che fosse così. Ci sono infatti dei fattori e delle condizioni che possono portare un documento di guida a scadere ben prima del previsto e questo è un grosso problema per tutti gli automobilisti, che ovviamente devono stare attenti a non commettere azioni che portano la patente a essere ritirata.
Ci sono poi altre questioni per cui c’è ben poco che si possa fare. Pensiamo per esempio alla questione dell’età: la patente dura sempre meno man mano che gli anni si fanno sentire. Oppure a quella delle patologie.
Cosa dobbiamo fare per il rinnovo della patente
In assenza di determinate patologie o di condizioni che portano la patente a scadere prima del previsto, le scadenze sono determinate dall’età del guidatore. Nello specifico, il documento di guida dura dieci anni per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 50 anni. Successivamente questo periodo cala fino ad essere di soli due anni per gli over 80.
Ogni volta che bisogna procedere con il rinnovo della patente diventa necessario presentarsi di fronte al medico per una visita medica, secondo i tempi e le scadenze indicati dal Codice della strada.
Visita per il rinnovo della patente
Oltre alla vista e all’udito, che sono i sensi più importanti quando dobbiamo guidare, durante la visita medica vengono effettuati controlli sulla pressione del sangue o sul battito cardiaco. Possono inoltre essere poste domande di tipo psicologico per verificare se l’automobilista è giudicato o meno in grado di poter guidare.
È il medico dell’ASL o della Commissione Medica Locale a stabilire se è una persona è idonea a stare al volante di un’auto oppure meno. Il suo giudizio è ovviamente insindacabile.