Auto, dal 4 luglio cambia tutto per questi marchi: preparati a pagare l’impossibile | Paga o vai a piedi
Se vuoi comprare una macchina nuova dovrai sborsare sempre più soldi: ecco che cosa cambia e le cause di questo aumento epocale.
Non è il periodo migliore per cambiare auto, questo è poco ma sicuro. Soprattutto quando parliamo di auto elettriche. Sappiamo bene che il più importante freno alla diffusione di questa tipologia di veicoli è il costo troppo alto, soprattutto quando si parla di marchi europei. Ad avvantaggiarsi in questa situazione sono le case produttrici cinesi, che riescono ad abbassare i costi.
Da tempo è in corso una vera e propria guerra silenziosa contro le auto elettriche cinesi. La Commissione Europea ha imposto dei pesanti dazi verso le case produttrice cinesi. L’accusa mossa dalle istituzioni del vecchio continente e supportata da alcuni studi è che il governo cinese favorisca le proprie aziende e che si tratti di concorrenza sleale. Ad aggiungersi all’accusa sono Stati Uniti e Turchia, dove i dazi sono già entrate in vigore.
E così, le auto cinesi arrivano a costare sempre di più. Dal 4 luglio la situazione è poi destinata a peggiorare in maniera drastica.
Auto elettriche, aumentano i dazi e costano sempre di più: ecco il perché
I dazi entreranno in vigore dal prossimo 4 luglio e le auto cinesi costeranno sempre di più. Una situazione che è destinata a scoppiare, dato che il governo di Pechino ha annunciato ripercussioni pesanti verso l’Europa e in particolare verso gli Stati Uniti.
L’obiettivo della Commissione Europea è quello di proteggere le case produttrici europee, che dalla concorrenza sleale messa in pratica dalla Cina rimangono inevitabilmente messe in svantaggio. I dazi stanno per arrivare e nel frattempo si fanno sentire i primi vantaggi.
Dai dazi verso le auto cinesi, ci guadagna Stellantis
Per Stellantis la notizia dei dazi è positiva. Infatti, sono stati registrati i primi dati positivi e dopo due sedute di ribasso, Stellantis ha registrato un modesto recupero. Venerdì scorso lo titolo ha perso oltre il 4% del suo valore, chiudendo a 18,984 euro, con un rialzo dello 0,87%. Sono state scambiate oltre 10,2 milioni di azioni, poco sopra la media mensile di circa 9,8 milioni.
I dazi entreranno appunto in vigore dal 4 luglio, rimane da verificare come evolveranno i dialoghi tra Europa e Cina per quanto riguarda le auto elettriche.