Autovelox italiani, cambia la velocità multabile: vanno aggiunti almeno 15 km/h | Cosa sta succedendo
D’ora in poi dovrai fare ancora più attenzione alla tua velocità quando stai guidando, ecco il perché e che cosa cambia con i nuovi velox.
In questi mesi, il tema degli autovelox è tornato in maniera prepotente al centro del dibattito pubblico. È stato soprattutto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a parlarne. Da tempo il leader leghista si è infatti schierato contro le amministrazioni che usano questi dispositivi soltanto per raccogliere multe o per “fare cassa“, quando invece dovrebbero usati per incrementare la sicurezza stradale e ridurre gli eccessi di velocità, tra le infrazioni più commesse nel nostro paese.
Il ministro dei trasporti, pur reputando gli autovelox strumenti essenziali per la sicurezza stradale, è convinto della necessità di ricalibrare questi dispositivi per non punire in maniera ingiusta gli automobilisti. L’entrata in vigore del Decreto Autovelox, avvenuta lo scorso 28 maggio dopo ben quattordici anni di attesa, sarà un passo essenziale nella direzione intrapresa dal ministro Salvini in fatto di autovelox.
Di recente, si è iniziato a parlare della possibilità di aumentare la velocità multabile di ben 15 chilometri orari. Ma per quale motivo questa è una delle ipotesi al vaglio del governo?
Tachimetro auto e il problema degli autovelox
Il tachimetro non è preciso. Infatti, bisogna sempre considerare un certo margine di tolleranza di almeno 15 chilometri orari per ottenere la velocità indicata dal tachimetro. Questo significa che se il tachimetro segna 115 km/h, può essere invece che stiamo viaggiando a 100 chilometri orari. Una differenza che non dobbiamo sottovalutare.
Questa imprecisione è fondamentale quando si tratta di superare o meno un limiti di velocità. Gli autovelox rilevano la vera velocità di un veicolo, questo significa che possiamo evitare di essere multati semplicemente mantenendo la velocità che è indicata sul nostro chilometro.
E se il tachimetro non funziona?
È molto importante che il tachimetro funzioni nel modo corretto. Se esso è rotto, non è una giustificazione valida perché la multa possa essere contestata. La responsabilità di assicurarsi che il veicolo sia nelle condizioni ottimali per poter circolare è ovviamente dell’automobilista e non possiamo far annullare la sanzione qualora essa derivi da un malfunzionamento di qualsiasi parte, compresa appunto il tachimetro.
Insomma, la proposta di Salvini di aggiungere 15 chilometri orari alla velocità multabile cerca di adeguare la normativa alla realtà tecnologica dei tachimetri, che non sono sempre affidabili al 100%.