Bollo Auto, Meloni ha approvato la spesa: altra tassa aggiuntiva da pagare | 66,80€ da aggiungere al conto
Ora paghi ancora di più per la tua auto. Gli automobilisti sono già sul piede di guerra e siamo certi che le polemiche non mancheranno questa volta.
Quello che gli automobilisti stanno vivendo in questi anni è un periodo difficile, questo lo sappiamo già. Le tasche delle famiglie italiane sono messe a dure prove da un numero sempre crescente di spese e da rincari che sono sempre più pesanti. Il 2024 era iniziato nella maniera peggiore da questo punto di vista e purtroppo le cose sono destinate a peggiorare ancora una volta.
Infatti, noi automobilisti dovremo fare i conti con un’altra tassa oltre a tutte quelle che già dobbiamo pagare. La notizia è decisamente negativa, dato che già le spese non mancano. Le proteste degli automobilisti si faranno di certo sentire, ne siamo sicuri, ma non ci sarà altra soluzione che pagare. Anche perché sappiamo molto bene che chi non è in regola rischia veramente grosso e gli importi delle multe possono essere molto alti.
Ma in che cosa consiste questa nuova spesa e perché saremo costretti a pagare altri 66 euro per la nostra auto? Ecco la risposta.
66,80 € in più di spese, il Bollino Auto è legge
La spesa aggiuntiva non fa in realtà riferimento al bollo auto, ma al cosiddetto Bollino Blu. Per ottenerlo, ricordiamo che la revisione è obbligatoria e essenziale. Si tratta di una procedura tramite cui i meccanici controllano il corretto funzionamento dell’auto, in particolare per quanto riguarda i sistemi di sicurezza e le emissioni ambientali.
La revisione è obbligatoria, dicevamo, e le sanzioni per chi viene beccato e non è in regola possono essere molto salate. La prima revisione va fatta quattro anni dopo le immatricolazioni e successivamente ogni due anni.
Perché paghiamo 66 euro in più
Per ottenere il bollino blu sarà quindi necessaria la spesa della revisione, che è compresa tra un minimo di 45 euro e un massimo di 66,80 euro, da sostenere in più a tutte le nostre spese ogni due anni.
Insomma, ancora una volta gli automobilisti saranno costretti a fare i conti con una spesa aggiuntiva. La notizia ha già fatto infuriare gli italiani e siamo certi che le conseguenze di queste polemiche si faranno sentire nelle prossime settimane.