La Patente B diventa a pagamento: canone di 63€ da versare ogni anno | Tassata per garantire sicurezza
La patente sarà soggetta a dei costi che si aggirano attorno ai 63 euro per operazione. Una brutta notizia per tutti gli automobilisti.
Il pezzo di carta (che da qualche decennio si è trasformata in plastica, ndr) più importante per gli italiani è sicuramente la patente: una certificazione fondamentale per mettersi alla guida di qualsivoglia automezzo.
Per lavoro o per passione, per hobby o per necessità: è sempre più importante al giorno d’oggi avere il documento rosa che attesta la conoscenza delle regole della strada, sempre più soggette ad un CDS ancora più stringente.
E’ infatti argomento di discussione del giorno la regolarità degli autovelox nostrani, da troppi considerati non omologati per svolgere un così importante lavoro di prevenzione sulle nostre strade.
Prevenzione che parte proprio dal controllo delle patenti nei posti di blocco, primo grande biglietto da visita del guidatore di turno.
Ma quanto dura una patente?
La patente di guida è soggetta a scadenza, ben visibile sulla parte frontale del documento. In particolare, fino ai 50 anni il rinnovo è previsto una volta ogni decade, mentre va via via sempre assottigliandosi col passare degli anni.
Infatti, dai 50 ai 70 anni, la frequenza di rinnovo diventa quinquennale (ogni 5 anni), che diventa ogni 3 anni passata la soglia limite dei 70 anni e ogni 2 passati gli 80. Non solo: se la patente scade e non viene rinnovata nei successivi 5 anni, il conducente deve essere sottoposto ad un nuovo esame di pratica automobilistica.
La tassa da 63 euro: quando va pagata?
La tassa viene pagata per ogni anno in cui si rinnova la patente e si aggira tra i 58 e i 63 euro (tenendo come i riferimento i costi medi). In seguito i costi nel dettaglio.
Costi fissi sono:
-€ 16 per la marca da bollo,
-€ 10,20 per i diritti della Motorizzazione,
-€ 6,8 per la spedizione della patente,
-Visita medica tra i € 25 e i € 30.