Posto di Blocco, addio al semplice controllo della Patente: ora vai subito in Commissariato
Una clamorosa notizia ha lasciato di stucco tutti i cittadini, che adesso sanno a cosa andranno incontro da adesso in poi.
Noi tutti siamo abituati che quando veniamo fermati ai posti di blocco, gli agenti incaricati fanno diversi controlli su di noi e sul veicolo. In particolar modo però vengono ispezionati alcuni documenti, tra i quali ovviamente c’è la patente di guida.
Se questi, così come la vettura, sono in regola, non ci sarà alcun tipo di problema. Al contrario invece le conseguenze sarebbero davvero enormi. Qualcosa però di recente sembra essere cambiato, e non su verrà più sottoposti dagli agenti al classico e semplice controllo della patente, ma sarà necessario andare in commissariato.
E’ proprio questo infatti ciò che è accaduto nei giorni scorsi ad un automobilista, che se la sta vedendo davvero brutta e ha già iniziato a pagare alcune pesanti conseguenze. Ecco che cosa è successo al protagonista di questa vicenda.
Un fatto davvero eclatante
Il 20 maggio scorso ad Udine gli agenti di Polizia hanno fermato una macchina che si stava mantenendo particolarmente attaccata a quella che la precedeva (uno dei classici trucchi per evitare di essere sottoposti ai controlli). Appena il conducente ha accostato, come al solito le forze dell’ordine hanno richiesto i classici documenti, che l’uomo ha prontamente esibito. Tuttavia alla loro visione gli agenti si sono subito insospettiti, in quanto davano tutta l’impressione di essere falsi.
Sia la patente che la carta d’identità risultavano che erano state emesse in Polonia, e la Polizia con gli strumenti a sua disposizione ha verificato che entrambi erano non validi. Procedendo poi con la perquisizione del veicolo, sono stati trovati all’interno dello stesso dei documenti georgiani. Di conseguenza si è immediatamente stabilito che il 32enne, che risiedeva in Calabria, si trova nel nostro paese in maniera irregolare.
Conseguenze gravissime per l’uomo
Ciò che accadrà adesso al 32enne non sarà di certo piacevole. Dopo che i documenti ritenuti falsi sono stati subito sequestrati dagli agenti addetti, nei suoi confronti è immediatamente calato il decreto di espulsione dall’Italia.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari con diversi reati pendenti sulla sua testa, e dopo l’udienza del tribunale è stato convalidato l’arresto ed emesso il nulla osta per cacciarlo dal nostro paese