Vigili, stangati gli INNOCENTI | Ecco le ‘multe stradali condivise’: paghi anche se non guidi
Arriva l’ennesima pessima notizia per gli automobilisti, devi stare attento o rischi multe ancora più salate.
Per gli automobilisti italiani, le cose stanno per cambiare per sempre. Manca veramente poco ormai e dopo qualche mese di ritardo, anche nel nostro paese entrerà in vigore il nuovo Codice della strada, attesissimo da parecchio tempo. Le norme cambieranno e questa volta non si tratta di una bella notizia per gli automobilisti, che avranno a che fare con regole decisamente più rigide rispetto a prima e con punizioni ancora più dure.
Le multe sono destinate ad aumentare. Infatti, l’obiettivo del nuovo Codice della strada, su cui ha lavorato in maniera particolare il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini in accordo con tutto il governo, è quello di abbattere l’altissimo numero di incidenti che ogni giorno provoca un numero consistente di feriti e di decessi. Parliamo di una vera e propria emergenza che deve essere affrontata prima che sia troppo tardi.
In particolare, ci sono alcuni cittadini che stanno già subendo delle multe particolarmente severe. E il tutto per infrazioni commesse molto tempo fa: ecco una storia incredibile che ha visto come protagonisti diversi automobilisti torinesi.
A Torino il problema delle multe è esploso
Negli ultimi mesi, sono stati molti i cittadini torinesi (e non solo) che stanno ricevendo delle sollecitazioni per multe non pagate negli ultimi anni. Il problema è che molto spesso questi automobilisti non erano nemmeno a conoscenza di aver preso queste sanzioni, perché arrivate tramite una mail all’indirizzo mail certificato, la pec.
In questi casi, la multa scatta sia che l’automobilista abbia effettivamente visto la mail oppure no. E spesso quindi in molti non sanno di avere questo debito nei confronti della legge e, con gli anni che passano, l’importo aumenta in maniera a dir poco vertiginosa.
In alcuni casi, le multe non sono neanche vere
Ad un’automobilista torinese di 33 anni è successa una storia ancora più bizzarra. Infatti, controllando la mail che aveva ricevuto come notifica della sanzione, risultava che avesse commesse un’infrazione a Monza. Città in cui però lui non era neanche mai stato. Da un controllo della foto, ha così scoperto che la targa dell’auto sanzionata differiva dalla sua soltanto per una cifra.
Ora l’automobilista sarà costretto a pagare le spese del ricorso e presentarsi a Monza per l’audizione. Una perdita di tempo e di soldi soltanto per farsi annullare una multa dall’importo superiore ai 1.000 euro.