Benzina a meno di 1€: questa compagnia apre il FUORITUTTO | Ma il rischio è notevole
E se fosse possibile fare il pieno con pochi euro? In questo distributore è già realtà, ma come è possibile che accada?
Quando gli automobilisti trovano un modo per risparmiare sulla benzina la notizia è sicuramente positiva. In molti cercano in maniera disperata un qualsiasi trucco per cercare di risparmiare su un costo che pesa in maniera sempre più pesante sui risparmi delle famiglie italiane. In particolare, i rincari sul carburante sono iniziati ormai più di due anni fa, in occasione dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Un evento che aveva scatenato una crisi del gas senza precedenti.
La situazione non si è mai davvero placata e questa è una brutta notizia per gli italiani, che si trovano a fare i conti con inflazioni sempre più pesanti. La situazione nelle ultime settimane è peggiorata di nuovo, con un ulteriore rincaro che preoccupa non poco gli italiani, ed è destinata a diventare ancora più drammatica nelle prossime settimane. Le guerre e le tensioni internazionali, infatti, portano spesso a rialzi drammatici del costo del petrolio.
In questa situazione, gli automobilisti sono alla ricerca disperata di modi per risparmiare. Scegliere la pompa giusta è il primo passo per evitare di sprecare troppi soldi. Quella di cui ti parliamo oggi era un vero e proprio affare per gli automobilisti, ma le cose non sono così semplici come sembra.
Questo distributore vendeva la benzina a 90 centesimi al litro
Negli ultimi giorni, la guardia di finanza di Asti ha sequestrato un distributore in cui la benzina veniva venduta al prezzo di 90 centesimi al litro. Un costo che andava contro tutte le norme sull’evasione fiscale e sulla regolare concorrenza commerciale. Non solo: il distributore non rispettava neanche le norme sulle sicurezza antincendio e il gasolio che vendeva aveva una colorazione diversa rispetto al solito, essendo un prodotto di provenienza illecita.
Sono stati sedici i clienti trovati a fare rifornimento in questo luogo, un distributore che trovava luogo in una fabbrica artigianale chiaramente illegale. Ora i suoi gestori sono imputati di truffa aggravata, ricettazione e violazione della concorrenza, oltre che di riciclaggio.
Come avveniva la truffa
Indagando su questa situazione, la guardia di finanza di Asti ha scoperto come il carburante arrivava in questo distributore illegale. Alcuni autisti dipendenti di aziende del settore petrolifero, oltre a consegnare ai clienti ufficiali, dirottavano una parte del carico in questa fabbrica illegale.
Sono stati ben sette i depositi clandestini trovati, che ora sono stati posti sotto sequestro. Per i gestori e i clienti, i guai sono appena iniziati.