Self-service, con questo trucco ti spillano i soldi dal portafoglio | Rimani a secco e senza una lira in tasca
Quando stai facendo rifornimento in maniera self-service, devi stare attento a non incappare in questa truffa.
Fare benzina non è di certo la cosa più facile per gli automobilisti. Infatti, tutti noi sappiamo già molto bene quando il costo del carburante vada a pesare sui nostri risparmi e in questi anni la situazione è peggiorata in maniera drastica. Lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia ha dato il via a una crisi del gas senza precedenti e le tensioni internazionali di questi mesi stanno peggiorando il tutto ancora di più.
In questi anni, quindi, sono stati in tanti a cercare un modo per risparmiare, almeno sul carburante. Ce ne sono tanti e se alcuni sono completamente illegali, è anche vero che esistono metodi che puoi mettere in pratica anche tu senza rischiare nulla. Per esempio, ti consigliamo di adattare il tuo stile di guida per evitare inutili sprechi, ma anche di scegliere gli orari migliori quando vuoi fare rifornimento.
O ancora, ti consigliamo di fare attenzione quando sei alla pompa di benzina. Infatti, già in tanti sono stati truffati e hanno perso così un bel po’ di soldi. Eppure, basta poco per evitare di buttare via i tuoi soldi in questo modo: ecco il perché.
Self-service, attento quando lo fai: rischi di perdere soldi
Senza dubbio, la scelta che tutti fanno una volta al distributore è quella di affidarsi al self-service, cioè di procedere al pagamento e all’erogazione del carburante da soli. Ciò permette di risparmiare un po’ di soldi, dato che il “servito” prevede invece un sovrapprezzo.
Tuttavia, il self-service non è sempre la scelta migliore. Infatti, sono molti i gestori di pompe di benzina che mettono in atto delle truffe proprio a chi si affida a questo metodo.
Come funziona la truffa del self-service
In particolare, in molti una volta andati alla pompa di benzina si sono resi conto, ancora prima di procedere con l’erogazione del carburante, che la pompa segnava già ben 60 centesimi di spesa. In questo modo, la pompa presentava un conto più alto rispetto a quanto effettivamente erogato poi nel distributore.
Il tutto è avvenuto a Modena, dove un esercente aveva manomesso i display della propria pompa di benzina. Scoperto dalle autorità, ora sarà costretto a pagare una multa di 500 euro, mentre la sua attività è già stata sequestrata.