Cilindrata Moto 3, Moto 2 e Moto GP: tutte le caratteristiche delle 2 ruote più potenti
Negli anni sono state attuate numerose modifiche per ogni categoria. Ecco tutte le caratteristiche delle cilindrate di Moto 3, Moto 2 e Moto GP.
Mancano davvero poche settimane prima dell’inizio del Motomondiale 2024. La nuova stagione è alle porte e tutti i piloti stanno scaldando i motori in attesa del primo weekend di gara. Ma la curiosità e altissima e noi vogliamo continuare a solleticare la vostra voglia di moto parlandovi di alcune curiosità interessanti.
Il circuito del Moto Mondiale, infatti, è tra i più conosciuti e seguiti al mondo. Questo si è caratterizzato negli anni con la presenza di tre “serie” di gare, ben definiti e diversificati. Ma sono in molti oggi a non conoscere del tutto le differenze che ci sono tra Moto 3, Moto 2 e MotoGp.
Si tratta di differenze che riguardano soprattutto la cilindrata delle moto che prendono parte ad un determinato campionato e al regolamento in vigore nella categoria. Negli anni però sono stati fatti numerosi cambiamenti che hanno portato alla formula che abbiamo oggi. Ecco, quindi, quali sono le differenze principali tra Moto 3, Moto 2 e MotoGp.
Le differenze e caratteristiche delle tre categorie
A partire dal 1949 – anno della prima edizione “Tourist Trophy” – il Moto Mondiale ha subito numerose modifiche e cambiamenti. Fino a qualche anno fa, infatti, vi erano infatti tre categorie ben distinte: la Classe 125, la Classe 250 la Classe 500, quella principale. La prima Classe (125) è stata introdotta nel 1949, fino al 2011. La Classe 250 dal 1949 al 2009, mentre la Classe 500 è stata introdotta dal 1949, fino al 2001.
Queste tre Classi sono state sostituite dalle attuali Moto 3, Moto 2 e Moto GP. La Moto 3 ha caratteristiche molto simili alla massima serie. Le casate motociclistiche possono infatti utilizzare i motori realizzati da diversi produttori. Tuttavia, al contrario della MotoGP, i costi per i team sono minori, e ci sono maggiori vincoli.
La Moto 2 è invece la categoria intermedia. Qui i piloti iniziano ad essere maggiormente competitivi, a livelli simili a quelli della massima categoria. Infatti molti team che corrono nella MotoGP sono presenti anche nella Moto 2. Infine, la massima serie, com’è intuibile, è la MotoGp. Qui non ci sono limiti di spesa e i team possono dare fondo alle proprie casse per poter costruire la moto più competitiva. Qui possiamo trovare i più grandi marchi automobilistici, come la Honda, la Yamaha, l’Aprilia e – ad oggi – la più vincente: la Ducati.