Carburanti, notizia tragica per gli italiani: ti fanno sanguinare il portafoglio I Corri a fare il pieno tra pochi giorni è la fine
Continuano i problemi per coloro che sono costretti a fare rifornimento, visto che alcune novità riportano un ennesimo aumento dei prezzi per i poveri automobilisti, ormai disperati per la situazione riguardante i costi da sostenere per potersi muovere in auto.
Ogni guidatore che possiede una vettura sa che per sostenerla c’è bisogno di tanti soldi. La manutenzione, le varie tasse, il rischio di ricevere una multa e tutta un’altra serie di cose infatti comportano delle spese importanti, che alle volte fa pentire i poveri possessori di un’auto di aver preso la decisione di comprarne una.
Attenzione però, perché non abbiamo ancora citato la spesa che forse alla lunga è quella maggiore, ovvero quella riguardante il carburante. Spostarsi infatti al giorno d’oggi è diventato molto costoso, visto i continui aumenti del prezzo del gasolio che ci sono stati negli ultimi tempi.
Come se non bastasse poi proprio in quest’ultimissimo periodo questi costi si sono innalzati ulteriormente, per la disperazione di tutti gli italiani, che adesso rischiano davvero di rimanere con il portafoglio vuoto.
Ecco perché verranno aumentati ancora i prezzi
Il problema grave che porterà all’ennesimo aumento del prezzo del carburante riguarda la diminuzione delle importazioni in Europa per ben due motivazioni principali. La prima riguarda l’inizio della stagione delle manutenzioni in Usa, che ovviamente farà scendere la produzione del Diesel con conseguente calo della merce venduta nei paesi europei.
L’altra invece è data dal crollo dei transiti sul canale di Suez, dove i traffici commerciali si sono drasticamente ridotti, e diversi paesi non stanno inviando rifornimenti alle nazioni del vecchio continente. Ad esempio a gennaio l’India non ha inviato nessun carburante raffinato, mentre stati come Arabia Saudita e Kuwait hanno ridotto di parecchio l’esportazione dei barili giornalieri in Europa sempre nel mese di gennaio se paragonato a quello di dicembre. I problemi più gravi però arriveranno proprio a febbraio, dove si stima che fino alla metà del mese il prodotto giornaliero che arriverà nelle nostre nazioni sarà davvero molto poco.
Le ovvie conseguenze di questa situazione
Dunque, come anticipato, questa situazione porterà ad una nuova impennata dei prezzi del carburante in tutta Europa. Come al solito infatti, la mancanza di prodotto importato comporta ad una conseguenza del genere.
E’ anche questa una delle motivazioni che sta portando gli agricoltori del nostro continente a protestare in maniera cospicua in tutti i paesi europei.