Presti l’auto a un amico o un parente? Se li fermano paghi tu 700€ di multa I Non farlo più
Se si presta l’automobile a qualcuno, bisogna stare molto attenti: i rischi legati alla possibilità di multe sono piuttosto elevati. In particolare, ci sono alcuni casi in cui la situazione può diventare molto spinosa. Conviene sempre essere al corrente di tutte le norme che governano il prestito del proprio mezzo per evitare di ritrovarsi in situazioni molto spiacevoli.
Ogni giorno in Italia milioni di automobilisti si accingono a salire in macchina per spostarsi da qualche parte. C’è chi sale in macchina per recarsi a lavoro, chi invece accompagna i figli a scuola, chi ancora si sposta per raggiungere altri luoghi. Ciò che conta è che alla fine della fiera le strade sono spesso piene di persone e veicoli. Mezzi pesanti e persone presenti in strada rischiano di creare situazioni molto pericolose in ogni momento.
Da un lato, di certo, c’è il rischio legato all’inquinamento. Le polveri sottili che si accumulano nell’aria sono molto pericolose per la salute degli esseri umani, ma non solo. In particolare, le automobili sono mezzi “forti”, pesanti e veloci, che viaggiano a velocità sostenute. Insomma, il rischio di causare danni c’è sempre se non si presta un’attenzione massima a ciò che ci circonda quando ci troviamo per strada, sia che ci troviamo all’interno di un abitacolo, sia che siamo a piedi.
Le norme contenute all’interno del Codice della Strada tentano di creare un ambiente sicuro per tutti. Uno dei principali deterrenti è la multa che è associata alla violazione di una norma. In alcuni casi, anche prestare l’automobile può rivelarsi molto dispendioso in termini economici.
L’automobile in prestito può portare multe molto elevate
Quando si parla di guidare mezzi diversi dal proprio, si intende il fatto concreto di porsi al volante di un veicolo che non è di nostra proprietà. Questo fatto non è particolarmente vietato dalla legge italiana, che però pone alcune condizioni che dobbiamo essere sicuri di rispettare prima di metterci in circolazione. Se il mezzo è intestato a familiari o conviventi non c’è nessun problema.
Quando si parla di automobili di amici, invece, le cose cambiano leggermente. Se i soggetti non sono conviventi, dopo 30 giorni di utilizzo si deve comunicare il nome del secondo conducente anche sulla carta di circolazione del veicolo. Può sembrare una minuzia di poco conto, ma in realtà il rischio è piuttosto elevato. In caso di violazione, infatti, si parla di ritiro della carta di circolazione con tanto di multa che può variare tra i 705 e i 3526 euro.