Lucio Battisti, dopo mezzo secolo si scopre chi era l’amante I L’aveva svelato in una canzone
L’indimenticato cantautore ha segnato la storia della musica leggera italiana, ma oggi ti sveliamo un dettaglio che in pochi conoscono.
Quando parliamo di musica italiana e cantautorato è impossibile non pensare a Lucio Battisti, uno che ha segnato la storia del nostro paese grazie alle sue canzoni indimenticabili che sono in grado di conquistare milioni di fan tutt’ora, anche tra gli ascoltatori più giovani. Il cantautore, nato in provincia di Rieti nel 1943, è scomparso nel 1998 a soli 55 anni dopo una malattia di cui non si conoscono i dettagli.
Lucio Battisti è uno che la musica la conosceva e che amava sperimentare, questo è certo: nel corso della sua carriera ha attraversato la musica leggera italiana, ma anche osato con il jazz, l’elettronica e la world music. Sono stati diciassette gli album pubblicati quando era in vita, senza dimenticare tutte le pubblicazioni postume che gli hanno fatto omaggio.
E basta leggere i titoli di alcune sue più iconiche canzoni per rendersi conto dell’eredità che Lucio Battisti ha lasciato nella musica leggera italiana e non solo: da “Il mio canto libero” a “Mi ritorni in mente”, da “Un’avventura” a “La canzone del sole“, senza dimenticare “Acqua azzurra, acqua chiara“, “Pensieri e parole” e “Una giornata uggiosa”, e potremmo continuare ancora a lungo.
L’amante di Lucio Battisti: lo aveva raccontato anche nelle sue bellissime canzoni
La storia e le canzoni di Lucio Battisti sono state segnate anche dall’amore per Grazia Letizia Veronese, anche lei compositrice e autrice di molte splendide canzoni: i due si sono conosciuti a Sanremo nel 1968 e si sono sposati nel 1976 con matrimonio civile. Il loro è stato un amore intenso e il loro amore non è mai stato messo in discussione, se non da una passione segreta di Lucio… Quella per le motociclette.
Infatti, le cronache raccontano che Battisti amasse viaggiare a Molteno, dove viveva, a bordo della sua MV Agusta 175, sul quale è stato visto anche accompagnare il suo amico e collaboratore Mogol, con cui ha scritto le sue più belle canzoni. La passione per le moto è raccontata anche in molte sue canzoni come “Il tempo di morire“.
La passione per i viaggi in moto era al centro di molte delle canzoni di Battisti
Che Lucio Battisti amasse i viaggi non è di certo un segreto: basta pensare a “Sì, viaggiare“, canzone del 1977 in cui si racconta la libertà del viaggio: “con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare”. E poi ancora in “Emozioni“: “e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire…”.
Brani poetici e intensi, come tutti quelli del cantautore, che raccontano di cosa significhi viaggiare davvero.