Auto, non puoi più prestarla a nessuno: ti sequestrano la macchina
Quando ci mettiamo al volante di un’automobile, è meglio che questa sia di nostra proprietà: prestare l’auto porta grossi rischi. Indipendentemente dall’abilità di guida di chi si ritrova come conducente, la legge italiana prevede alcune sanzioni davvero esemplari in alcuni casi se al volante dell’auto non c’è lo stesso proprietario del mezzo.
Quando guidiamo un’automobile, la responsabilità di cui ci facciamo carico è piuttosto importante. Mettersi in strada, infatti, significa confrontarsi con tanti altri utenti che in quel momento si stanno muovendo a piedi, oppure a bordo di mezzi differenti. Le automobili, in questo senso, sono i mezzi cosiddetti “forti” della strada, mentre ciclisti e pedoni sono “deboli“. In caso di disattenzione, il rischio di danni rimane sempre elevato.
Per questo motivo bisogna stare sempre vigili e non lasciare mai che l’attenzione decada da ciò che ci sta accadendo intorno quando siamo al volante. Ci sono poi determinate situazioni in cui tutto questo diventa ancora più grave, almeno dal punto di vista della legge. Come se non bastasse il rischio di danneggiare la salute di cose e persone, infatti, c’è anche un pericolo che è associato alla possibilità di subire multe e sanzioni pecuniarie.
Come detto, in alcuni casi le cose peggiorano dal punto di vista sanzionatorio. Più nello specifico, oggi parliamo del prestito dell’auto, che può nascondere un’infinità di insidie molto pericolose.
Il prestito dell’auto è estremamente rischioso
Di base, lasciare che la nostra automobile venga guidata da un amico o da un familiare non rappresenta un illecito. Dopotutto, può capitare per tanti motivi differenti che il mezzo serva a qualcun’altro. In determinate situazioni, anzi, è molto più sicuro lasciare guidare qualcun’altro piuttosto che noi stessi. I problemi iniziano a manifestarsi in caso di sinistri, poiché c’è una questione di responsabilità che va determinata, e la legge parla molto chiaramente in merito.
Quando avviene un incidente, a pagare sarà l’assicurazione del proprietario della vettura e non quella del conducente terzo. Il discorso cambia se si finisce per un motivo o per un altro in ambito penale: qui risponderebbe solo il conducente. Nel caso in cui invece ci fosse una violazione che prevede una multa, come un passaggio col rosso o un eccesso di velocità, la notifica viene inviata al proprietario dell’auto. Questi ha dunque 60 giorni di tempo per comunicare il nome e il cognome del conducente alla Polizia, in modo che la notifica venga girata.