Patente, arriva l’obbligo di revisione: ecco quando scatta e cosa devi fare
Novità clamorosa sulla patente, con i guidatori che non dovranno più solo rinnovarla, ma rischiano anche di doverla revisionare.
Una volta presa la patente non è per sempre. Infatti fin da quando ci viene consegnata è indicata sul tesserino la data di scadenza. Una volta arrivati a questo fatidico giorno, basterà sottoporsi ad una visita medica, e nel caso in cui questa accerterà che si è ancora in possesso delle capacità fisiche e psichiche per poter guidare, il certificato di guida verrà rinnovato.
Il termine della validità è diverso a seconda dell’età del possessore della patente. Fino ai 50 anni di età scadrà con cadenza decennale. Tra i 50 e i 70 anni invece sarà quinquennale. Tra i 70 e gli 80 anni occorrerà rinnovarla ogni tre anni, mentre una volta superata la soglia delle 80 primavere è necessario rinnovare la patente di guida ogni due anni.
Questa regola dunque è ben chiara agli automobilisti. Ce n’è però un’altra riguardante la patente che non tutti conoscono. Esiste infatti anche la possibilità che questo documento vada revisionato per determinate cause. Vediamo insieme dunque quando quest’obbligo potrebbe scattare e cosa devi fare per superare la revisione.
Quando potresti essere sottoposto a revisione della patente?
Può capitare che in una determinata circostanza alcuni agenti incaricati predispongano la revisione della patente nei confronti di un guidatore. Ciò accade quando questi hanno dei dubbi sulle capacità psicofisiche della persona o addirittura sull’idoneità tecnica della stessa a poter condurre un veicolo.
Esistono poi anche alcuni casi in cui automaticamente la tua patente deve essere revisionata. Alcuni esempi sono quando incorri in un incidente che ha causato lesioni gravi, quando si perdono tutti i punti sul certificato di guida, nel caso in cui il soggetto dovesse rimanere in coma per più di 48 ore, e molti altri.
Come comportarsi nel caso in cui bisogna sottoporsi a revisione?
Se sorgessero dei dubbi sulle condizioni psicofisiche del patentato, questo dovrà sottoporsi ad una visita medica che vada a confermare o a scongiurare i sospetti degli agenti. Invece se le insicurezze riguardassero idoneità tecnica della persona, dovrà sottoporsi nuovamente ad un test teorico e pratico.
Nel caso in cui le perplessità fossero su entrambe le motivazioni, il soggetto dovrà praticamente ripetere l’iter di quando ha preso la patente, cioè sottoponendosi alla visita e facendo da capo gli esami.