Limiti di velocità, la stangata dall’Europa: subito tutti più bassi in Italia I Sarà un’ecatombe di multe
Una decisione storica quella presa dalla Commissione Europea, che ha deciso di intervenire in materia di sicurezza stradale.
Il tema della sicurezza stradale oggi è una priorità in tutta Europa, e servono azioni decise e severe per limitare il fenomeno degli incidenti, che sono ancora troppi. I numeri di feriti e decessi sulla strada preoccupano le istituzioni di tutto il vecchio continente, preoccupate da un fenomeno che sembra incontrollabile.
L’Italia è tra i paesi che sta prendendo in maniera più seria questo tema: l’introduzione del nuovo Codice della strada, che avverrà a breve, d’altra parte va proprio in questa direzione. A volerlo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in accordo con tutto l’esecutivo. Dalle norme più severe ai controlli più rigidi, tutto sarà fatto per punire chi mette in azioni irresponsabili e pericolose per la sicurezza di tutti.
Ma non c’è solo l’Italia a intervenire: l’Europa non poteva di certo stare a guardare, e oggi arriva la notizia da parte della Commissione europea, pronta a intervenire in modo deciso.
La Commissione Europea interviene sul tema della sicurezza stradale: ecco i primi provvedimenti
Il progetto da cui prende spunto la decisione della Commissione Europea nasce già nel 2022: ci riferiamo al sistema ISA, un strumento con cui le istituzioni vogliono limitare la velocità massima delle auto sulle strade in base ai limiti imposti per quello specifico tratto. L’Europa lo vuole rendere obbligatorio, obbligando in questo modo le case automobilistiche a installarlo sulle loro macchine.
Ci sono però dei dubbi importanti sollevati dalle case automobilistiche e non solo: si tratta infatti di un sistema complesso e sarebbe difficile applicarlo nel modo corretto. C’è in particolare un fattore a pesare su questa difficoltà: ecco qual è.
Se non ci sono mappe, non possono esserci limiti di velocità: il problema del sistema ISA
Le case automobilistiche non sono per nulla soddisfatti dell’obbligo di installare il sistema ISA sui propri veicoli, e anche alcuni paesi europei non sono d’accordo. Questi ultimi hanno cercato di boicottarlo, chiedendo limitazioni al software che impedirebbero di accedere alle mappe satellitari: in questo modo, sarebbe impossibile capire qual è il limite e dunque farlo rispettare.
Altri stati, invece, hanno chiesto di limitare il sistema a sole 100 città di tutto il continente, rendendolo inutile invece al di fuori di questa. Richieste che non sono state gradite alla Commissione Europea, che sta ancora prendendo le sue valutazioni.