Strisce blu 2024, via tutte le esenzioni: pagheranno anche le auto ibride I Automobilisti infuriati
Brutta notizia per chi ha un’auto ibrida: niente più esenzioni dal pagamento del bollo auto, una scelta che fa discutere in molti.
Entro il 2035 in tutta Europa non saranno più immatricolate auto che non siano ibride o elettriche: sarà una data storica che cambierà per sempre il concetto di mobilità, ma mancano ancora 12 anni a questo cambiamento epocale. E per ora, ibride ed elettriche fanno ancora fatica ad imporsi. Tra le cause anche un costo fin troppo alto di questa tipologia di veicoli, che li rende proibitivi alla maggior parte delle persone.
Per favorire l’acquisto di auto di questo tipo sono al momento previsti molti incentivi, a partire da quelli che riguardano il bollo auto, ma anche la sosta gratuita all’interno delle strisce blu, che si trovano soprattutto nelle grandi città di tutto il mondo. Ora, però, le istituzioni sono pronte per un dietrofront: niente più esenzioni, almeno per quanto riguarda le ibride.
Per fortuna, questo cambiamento per ora non riguarda tutti gli automobilisti, ma solo quelli di un comune italiano in cui, dal 1 gennaio 2024, non sarà più possibile per le ibride sostare gratuitamente all’interno dei parcheggi delimitati da strisce blu. Ma perché è stata presa questa decisione così importante?
Niente più soste gratuite all’interno delle strisce blu per le ibride, ecco il perché di questa scelta
Siamo ad Andria, uno dei capoluoghi della provincia di Barletta-Andria-Traini: un comune splendido da visitare assolutamente se ti trovi in Puglia, di cui segnaliamo in particolare Castel del Monte, patrimonio Unesco. È in questo comune che l’amministrazione ha scelto di cambiare la legge per quanto riguarda i parcheggi con le strisce blu: dal 1 gennaio 2024, infatti, per le ibride non sarà più possibile sostare gratuitamente all’interno di esse, mentre le elettriche dovranno pagare 10 euro all’anno per farlo.
Una scelta storica, quello preso dal comune pugliese, che nasce da alcune considerazioni fatte nel corso di un incontro dello scorso febbraio. Troppe ibride ed elettriche, si è evidenziato, e quindi i vantaggi saranno riservati d’ora in poi solo alle seconde. Si tratta di un provvedimento importante, votato all’unanimità.
Ad Andria niente più esenzioni per le ibride, ma qual è la situazione negli altri comuni in Italia?
Chi non vive ad Andria e guida una ibrida può, per il momento, tirare un sospiro di sollievo, perché provvedimenti di questo genere per il momento non sono previsti in altri comuni italiani, anche se non è escluso che qualcuno possa prendere spunto da quanto accaduto nel comune pugliese.
Non resta quindi che attendere e vedere se altre amministrazioni si comporteranno nello stesso modo.