Patente, niente rinnovo senza il certificato anamnestico I Nessuno sa cosa deve fare adesso
Ecco come devi comportarti per ricevere il certificato e continuare a poter guidare grazie al suo rinnovo.
Una volta presa la patente questa non sarà valida per tutta la vita. In base alle fasce d’età infatti varia la durata della sua validità, e una volta scaduto questo periodo occorrerà andare a rinnovarla. Fino ai 50 anni andrà rinnovata ogni 10 anni, tra i 50 e i 70 ogni 5 anni, tra i 70 e gli 80 ogni 3 e una volta superata questa soglia occorrerà richiedere la proroga ogni 2 anni.
Per permettere che la patente di guida ti venga rinnovata occorre superare vari step. Tuttavia ne esiste uno fondamentale per arrivare a tutti gli altri. Si tratta dell’ottenimento del certificato anamnestico.
Senza questo documento infatti non avrai la possibilità di prolungare la data di decadenza di validità. Gran parte della gente quindi sta cominciando ad andare nel panico, ma per ottenere questo tipo di certificato non occorre fare niente di difficile.
Ecco come comportarti per ottenere il certificato anamnestico
Prima di sottoporti alla visita medica utile per rinnovare la patente, occorre farsi rilasciare il certificato anamnestico. Questo è un documento sulle condizioni di salute della persona intenzionata a sottoporsi a visita per il rinnovo. Solo una volta ottenuta questa carta potrai passare allo step successivo, ovvero al controllo medico.
A questo punto il dottore, prima di sottoporre il candidato ai controlli del caso, analizza il certificato per comprendere meglio lo stato di salute dello stesso. Il documento deve essere utilizzato entro i 3 mesi dalla sua consegna, e per far si che ti venga rilasciato potrai affidarti o ad un ASL oppure ai medici abilitati dal ministero della salute. Il costo si aggira tra i 30 e i 60 euro, ed è variabile anche a seconda della regione in cui viene richiesto.
Cosa è contenuto nel certificato anamnestico?
In questo documento il candidato dovrà dichiarare se soffre di determinati problemi di salute o di dipendenza che può incidere sulla persona stessa e comprometterne le capacità di guida.
Infatti il richiedente dovrà sostenere se è dipendente da alcool, stupefacenti o sostanze psicotrope, o se soffre di alcune patologie come quelle circolatorie, nervose, respiratorie, oncologiche, emopoietiche, endocrine, del sangue, dei reni, delle vie urinarie, diabetiche. Il soggetto dovrà poi riportare anche la presenza di malattie infettive, alterazioni dell’apparato osteoarticolare e di disturbi dell’udito o della vista.