Limiti di velocità, pazza scelta: in città crollano a 20 km/h I Va bene sicurezza ma così è follia
Gli obiettivi europei per la viabilità sono molto ambiziosi e a farne le spese sono i limiti di velocità: adesso si va ai 20 orari. Queste decisioni sono prese con una strategia molto importante, però guidare sarà totalmente diverso quando i limiti diventeranno sempre più stringenti. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.
Mettersi alla guida della propria automobile è un piacere per milioni di automobilisti italiani, ma di certo si porta dietro alcuni obblighi importanti. Il Codice della Strada presenta un quadro normativo con regole che sono state concepite per migliorare la sicurezza stradale per tutti gli utenti che frequentano abitualmente le strade italiane. Ci sono obblighi che riguardano i mezzi e la loro idoneità alla circolazione.
Un esempio è la revisione, che si fa quattro anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni quarantotto mesi. Esistono però anche ulteriori obblighi da assolvere che servono per regolare il flusso del traffico. I divieti e i limiti sono molto importanti da rispettare, poiché garantiscono una previsione immediata dei comportamenti degli altri utenti. Tutti possono così condividere le stesse regole, e agire di conseguenza per tutelare la propria circolazione.
I limiti di velocità sono molto più stringenti nelle zone urbane, mentre in autostrada diventano più larghi, garantendo uno scorrimento più efficace e veloce. Il problema è che in alcune zone i limiti stanno diventando davvero irrisori.
Limiti bassissimi: si arriva addirittura ai 20 km/h
L’importanza del rispetto dei limiti è cruciale nella circolazione stradale. Da un lato, infatti, a basse velocità i tempi di reazione diminuiscono, garantendo la possibilità di evitare incidenti in maniera più efficace. Dall’altro, poi, se si viene sorpresi a superare i limiti il problema è di tipo economico. Le sanzioni associate al superamento di questi limiti sono piuttosto elevate, ed è meglio evitare di farsi sorprendere in queste condizioni. Ma in alcuni casi si arriva all’assurdo.
Nei pressi delle zone più sensibili, infatti, i limiti stanno subendo una riduzione molto elevata. Un esempio a livello europeo è quello della Svezia, dove addirittura nei centri residenziali non si possono superare i 20 km/h. Limiti di questo genere fanno pensare che probabilmente non è più conveniente circolare in automobile, e forse diventa molto meno oneroso utilizzare mezzi di trasporto alternativi. Ad ogni modo, se queste politiche venissero adottate in senso comunitario di certo si dovrebbe guidare dappertutto a velocità molto ridotte.