Patente, cambia tutto: non dovrai più fare questa prova I Milioni di italiani tirano un sospiro di sollievo
Una preoccupazione in meno per gli automobilisti italiani. Cambia la legge per la patente, ecco come sarà da adesso in poi.
Finalmente una bella notizia per gli automobilisti italiani, che in questo periodo hanno avuto ben poco da esultare. Tra aumenti del costo della benzina (destinata ad aumentare ancora di più dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Gaza), quello dei pedaggi e dell’assicurazione, e con il bollo auto che incombe, ce n’era davvero bisogno.
A cambiare sarà un aspetto relativo alla patente, il documento tanto ambito dai più giovani. Come già sappiamo, per ottenerlo è necessario fare prima un esame teorico e poi uno pratico, e la patente deve essere rinnovata ogni determinato periodo di tempo in base alla propria fascia di età. Maggiori sono gli anni, minore è il periodo di tempo dopo cui bisogna andare dal medico e farsi valutare l’idoneità alla guida. Dopo gli ottant’anni, il periodo è di 2 anni, ma fino ai cinquanta si tratta di una procedura da svolgere ogni dieci.
Oggi, come dicevamo, cambiano le regole: un’ottima notizia per gli italiani, che già esultano perché ci sarà qualcosa in meno da fare.
Avere la patente sarà più facile: ecco come cambia la legge
Il cambiamento di cui parliamo riguarda gli esami necessari a ottenere la patente la prima volta, che come dicevamo sono uno teorico da 4o domande e uno pratico. Fino a poco tempo, era necessario in ogni caso fare prima uno e poi l’altro, ma adesso la legge è cambiata, e decisamente in meglio.
Infatti, se prima l’esame teorico consisteva in 40 domande con un limite massimo di 3 errori, oggi scende il limite dei quesiti che verranno fatti ai candidati. Soltanto 30 domande, con un limite però che rimane inalterato. Se l’esame è superato, si può passare a fare le ore di pratica con l’autoscuola, in vista di quello pratico.
In cosa consiste l’esame pratico della patente
Per l’esame pratico, sono previste 3 tentativi in un massimo 11 mesi dal rilascio del documento rosa: nessun problema, dunque, se non lo si passa al primo colpo per un motivo banale come l’emozione. Fare l’esame, infatti, può essere una fonte di ansia non indifferente, soprattutto per i più giovani: per questo motivo, sono previste più prove in caso di errori.
A valutare la capacità di guidare è un commissionario esaminatore, che siede a bordo del veicolo insieme al candidato (che, ovviamente, guida) e all’istruttore della scuola guida. Il suo compito è valutare la capacità di guidare, anche in situazione di traffico intenso, e di valutare alcune manovre come il parcheggio. Inoltre, l’esaminatore può anche fare delle domande di teoria a sua discrezione.