Lucio Battisti, l’amante segreta scoperta dopo mezzo secolo I L’inidizio nascosto nei testi delle canzoni
È uno dei più grandi artisti che abbiano mai calcato i palcoscenici italiani, ma il suo segreto è ancora ben conservato. Lucio Battisti è stato un mito, ed è tutt’ora uno dei più grandi cantautori della storia musicale del nostro Paese. Non tutti, però, conoscono a fondo le sue vicissitudini.
Parlare di Lucio Battisti significa parlare di un cantante che ha segnato un’epoca. Insieme a Mogol, che per Battisti ha scritto alcuni dei testi più memorabili della storia della canzone italiana, Lucio si è fatto apprezzare da tantissime generazioni di appassionati. Il cantante è nato in provincia di Rieti, più precisamente a Poggio Bustone, nel 1943. Purtroppo, la sua carriera si è interrotta con la sua tragica scomparsa il 9 settembre del 1998.
Oltre alle musicalità uniche del cantautore, i suoi testi erano delle vere e proprie poesie in grado di entrare nei cuori e nella cultura di una società che in quegli anni stava subendo alcune trasformazioni molto importanti, e che tutt’oggi sono ancora nelle memorie di chi all’epoca c’era. Tra i suoi traguardi ricordiamo anche la partecipazione al Festival di Sanremo del 1969, ma le sue sonorità seppero evolversi al passo coi tempi anno dopo anno.
Grandi e piccoli conoscono i suoi testi e le sue canzoni, e per questo si può affermare che Lucio Battisti è rimasto, e sempre rimarrà, un’icona culturale italiana di altissimo livello. Anche i fan più appassionati, però, potrebbero non essere a conoscenza di una delle grandi passioni del cantante.
Lucio Battisti, il mito di tante epoche: questo segreto non lo conosce nessuno
Spesso e volentieri Lucio ha raccontato tantissimi aspetti di una gioventù che stava facendo le prime esperienze in un mondo in continuo cambiamento. Così, nelle sue canzoni spesso si assiste al richiamo ai motori, all’utilizzo della macchina, tutti elementi che denotano la narrazione di una società che cresceva con comfort e usi totalmente sconosciuti fino a poco tempo prima.
Quello che molti non sanno, però, è che Lucio Battisti aveva un gioiellino quando si spostava. Nei periodi di vita che ha passato in provincia di Lecco, egli infatti utilizzava la sua MV Agusta 175, una moto molto importante per lui. Con questo mezzo passava a prendere Mogol, il quale invece con i motori non andava molto d’accordo, per lasciare poi alla storia ogni pezzo che il duo è stato capace di ideare e di far entrare nei nostri cuori.