Strisce blu, con questo trucco gli avvocati non pagano mai I Sono gli unici a conoscere la legge
Il parcheggio sulle strisce blu può diventare un problema, spesso costoso, per molti automobilisti. Tuttavia, esistono alcune circostanze in cui è possibile evitare di ricevere una multa.
Le strisce blu sono spazi di parcheggio a pagamento nelle città, dove gli automobilisti devono pagare una tariffa al parcometro più vicino. Tuttavia, il rischio di ricevere una multa è sempre presente, sia per la mancanza di un ticket valido, sia per il superamento del tempo di parcheggio pagato. Anche una breve permanenza in più del tempo previsto può portare a una sanzione.
Il costo della multa per il parcheggio in strisce blu varia in base alle circostanze. Se l’automobilista non ha un ticket o non lo ha esposto correttamente, la multa è di €41. Se il ticket è presente ma la sua validità è scaduta, la multa è di €28,70. In entrambi i casi, l’importo della multa può essere ridotto del 30% se pagato entro 5 giorni dall’accertamento, escludendo i festivi.
Il parcheggio è gratuito nei seguenti casi: di sabato, domenica e nei giorni festivi, a meno che il Comune non stabilisca regole diverse; durante le ore notturne, a condizione che siano indicati appositi cartelli con gli orari di esonero dal pagamento; quando il parcometro è guasto o non accetta pagamenti con carta di credito o bancomat.
Tuttavia, le regole possono variare a livello comunale, specialmente nei centri storici e nelle località turistiche, dove il pagamento potrebbe essere richiesto anche di sera e nei weekend. Per evitare multe, è essenziale consultare attentamente la segnaletica stradale e il sito ufficiale del Comune.
Come risolvere?
Inoltre, la sentenza n. 95/2017 del Tar Liguria suggerisce che non dovrebbe essere richiesto il pagamento in caso di mancanza di parcheggi gratuiti proporzionati alle strisce blu, anche se dimostrare tale sproporzione può essere complesso.
Se si riceve una multa per un parcheggio sulle strisce blu e si ritiene di essere nel giusto, è possibile fare ricorso in 2 modi: presentando un ricorso dinanzi al Giudice di Pace entro 30 giorni dall’accertamento; presentando un ricorso al Prefetto o all’autorità che ha emesso la sentenza (ad esempio, la Polizia municipale) entro 60 giorni dall’accertamento.
I motivi sono sempre legittimi
I motivi più comuni per contestare e chiedere di annullare la multa includono la mancanza di adeguata segnalazione, il malfunzionamento del parcometro, l’inesistenza di parcheggi gratuiti nella zona interessata e la presenza di disabili con un contrassegno regolare.
Infine, il parcheggio su strisce blu è gratuito per i cittadini disabili con un contrassegno rilasciato dalla ASL, a meno che ci siano parcheggi riservati ai disabili disponibili. Le regole relative al parcheggio dei disabili sono state armonizzate in tutta Italia a partire dal 1° gennaio 2022.