Patente, addio al ritiro: non ti possono più togliere i punti | Questo trucco ti salva definitivamente
In vigore a breve il nuovo Codice della Strada. Alcune norme sono state modificate di molto, ma una in particolare. Scopriamola.
Il nuovo Codice della Strada, recentemente riformato dal Governo Meloni, ha introdotto significative modifiche e punizioni più severe per le contravvenzioni stradali. Queste nuove regole impongono agli automobilisti una maggiore responsabilità e attenzione quando si tratta di rischi sulla strada, in particolare per quanto riguarda i limiti di velocità, poiché ora esiste una tolleranza zero e sono state aumentate le sanzioni, compresa la sospensione della patente.
Una delle punizioni più gravi è la sospensione della patente di guida. Ad esempio, se si supera il limite di velocità in una zona urbana per oltre 10 km/h ma meno di 40 km/h, e si ripete questa infrazione due volte in un periodo di due anni, si viene dichiarati recidivi e si rischia la sospensione della patente per un periodo che va da 15 a 30 giorni.
Inoltre, la multa per questa infrazione è stata aumentata a €271 rispetto ai €173 precedenti alla riforma. La sospensione breve della patente può essere applicata anche per infrazioni meno gravi, come il mancato rispetto dei segnali di senso unico o di divieto di sorpasso, o per eccesso di velocità tra 21 km/h e 40 km/h. La durata della sospensione breve varia da 7 a 15 giorni, a seconda del numero di punti rimasti sulla patente.
Per evitare la sospensione della patente, è importante evitare di essere considerati recidivi in una contravvenzione. Un suggerimento per farlo è legato al meccanismo di consegna delle multe. Quando viene rilevata una violazione stradale, l’identificazione avviene tramite il veicolo, non il conducente.
Non è cambiato proprio tutto
La multa viene inviata al proprietario del veicolo, che ha 60 giorni per fornire i dati del conducente effettivo. Quest’ultimo subirà le conseguenze, tra cui la perdita di punti e la possibile sospensione della patente. Se il proprietario del veicolo non fornisce i dati richiesti, riceverà una multa aggiuntiva di €291, ma non sarà soggetto a ulteriori sanzioni.
Questo stratagemma per evitare la sospensione della patente continua a funzionare anche dopo la riforma del Codice della Strada, poiché le regole rimangono invariate. Tuttavia, è importante notare che fornire nomi e dati falsi costituisce un reato di falso in atto pubblico, con gravi conseguenze legali.
Sempre bene rispettare il C.d.S.
Pertanto, è consigliabile non fornire dati falsi e, secondo la Corte di Cassazione, se non si è in grado di identificare il conducente del veicolo “per obiettive e documentabili difficoltà”, non è nemmeno necessario pagare la multa aggiuntiva.
In sintesi, la riforma del Codice della Strada ha reso le punizioni più severe per le contravvenzioni, in particolare per il superamento dei limiti di velocità. Per evitare la sospensione della patente, è importante prestare attenzione alle regole e fornire correttamente i dati richiesti in caso di violazione, evitando di incorrere in reati come il falso in atto pubblico.