Autovelox addio, scoperto un muovo trucco per farle annullare I Giudici danno sempre ragione
D’ora in poi, grazie a questo episodio, sarà possibile evitare o farsi annullare molte multe generate dagli autovelox. Scopriamo come.
Gli autovelox sono dispositivi elettronici utilizzati per il controllo della velocità del traffico stradale. Questi strumenti sono progettati per monitorare la velocità delle vetture e identificare i conducenti che superano i limiti di velocità stabiliti, emettendo multe o sanzioni in caso di infrazione.
Gli autovelox funzionano attraverso il rilevamento della velocità dei veicoli che passano davanti a loro. Spesso utilizzano il principio del radar o della misurazione del tempo impiegato da un veicolo per attraversare due punti fissi. Quando un autovelox rileva una velocità superiore al limite stabilito, registra i dati relativi all’infrazione.
Ci sono vari tipi di autovelox, tra cui gli autovelox fissi, ovvero quelli stazionari che vengono installati in posizioni predeterminate lungo le strade. Essi monitorano costantemente il traffico nella zona in cui sono situati. Inoltre, troviamo gli autovelox mobili, trasportabili, e che possono essere posizionati in diverse località stradali a discrezione delle autorità. Sono spesso utilizzati in modo intermittente per sorprendere i conducenti che superano i limiti di velocità.
Infine, gli autovelox a tratti, che misurano la velocità media di un veicolo su un tratto di strada piuttosto che in un punto specifico. Registrano anche l’ora di passaggio del veicolo all’inizio e alla fine del tratto e calcolano la velocità media.
Il caso che ha sollevato la questione
Nel piccolo paesino veneto di Riese Pio X, un autovelox ha recentemente visto le sue multe dichiarate non valide, portando gioia tra gli automobilisti che spesso si sentono vittime di queste macchinette nascoste. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’azione legale dell’avvocata penalista Anna Baggio, che ha sfidato una multa proveniente da un autovelox situato in via Kennedy per presunte irregolarità.
L’avvocata Baggio ha notato un dettaglio sospetto quando le è stata notificata la multa lo scorso giugno. Stava guidando a circa 80 km/h su una strada con un limite di velocità di 70 km/h. Tuttavia, secondo l’avvocato, la questione principale era che se quella strada fosse stata effettivamente classificata come extraurbana (categoria C), il limite di velocità sarebbe dovuto essere di 90 km/h.
La legge è uguale per tutti
L’avvocata ha portato avanti l’argomento che la macchinetta autovelox, approvata dalla Prefettura, non era mai stata omologata, aprendo una possibile via per contestare le multe emesse da questa macchina. Inoltre, l’ex sindaco di Castelfranco, Luciano Dussin, ha sottolineato che l’installazione di un autovelox è consentita solo su strade con banchine laterali, che in questo caso specifico su via Kennedy sembravano mancare.
Anna Baggio ha anche rivelato che il Comune di Riese aveva un interesse finanziario nell’incassare multe pagate con una riduzione del costo, che risultava spesso essere più conveniente per i conducenti rispetto a impegnarsi in costosi ricorsi legali. In conclusione, l’azione legale dell’avvocato Baggio ha portato alla dichiarazione di non validità delle multe in questione. Questo caso solleva preoccupazioni sulla trasparenza e la legalità dell’uso degli autovelox, sottolineando la necessità di garantire che tali dispositivi siano installati e utilizzati in conformità con le leggi e i regolamenti.