Autovelox, la Cassazione dalla parte degli automobilisti: illegali tutte le multe I Un cavillo li salva
Attenzione: se l’autovelox non ha lavorato correttamente, è possibile impugnare la multa che ti è arrivata. Ma vediamo come nel dettaglio.
Recentemente si discute sulle nuove regole riguardanti le multe emesse attraverso l’utilizzo degli autovelox. Tuttavia, è possibile contestarle in base alle corrette procedure di segnalazione. Le normative vigenti e le recenti decisioni della Cassazione forniscono chiarezza su come affrontare queste multe.
In primo luogo, una multa notificata tramite autovelox può essere annullata se le regole sulla segnalazione dell’apparecchio di rilevazione della velocità non sono state rispettate. Gli automobilisti hanno il diritto di richiedere l’annullamento della multa e la restituzione dei punti della patente attraverso un ricorso.
È importante notare che, secondo la legge, la presenza di un autovelox deve essere segnalata tramite un cartello di avviso. Questo cartello deve essere posizionato prima dell’installazione dell’autovelox e serve a informare gli automobilisti della possibilità di un controllo elettronico della velocità. Tuttavia, è fondamentale comprendere che la presenza del cartello non garantisce la presenza effettiva o il funzionamento dell’autovelox.
La direttiva Minniti del 2017 ha stabilito che nelle strade con controlli sporadici della velocità, la polizia deve posizionare un secondo cartello insieme a quello principale quando necessario. Questo secondo cartello deve essere mobile e può essere posto ai bordi della strada.
Le eccezioni del caso
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Gli autovelox presenti nelle auto della polizia non richiedono una preventiva segnalazione, anche se la Cassazione ha recentemente suggerito che dovrebbero fornire un avviso preventivo quando utilizzano un autovelox di tipo Scout Speed. Inoltre, la segnalazione della presenza dell’autovelox non può essere generica. Se è in uso uno strumento tutor, che rileva la velocità media, gli automobilisti devono essere informati in modo specifico.
L’ordinanza n. 25544/2023 della Cassazione ha stabilito che il cartello di avviso deve essere ripetuto dopo ogni intersezione e a una distanza superiore a un chilometro dal precedente cartello che indica il limite di velocità. Anche se l’autovelox si trova a meno di un chilometro dal cartello con il limite di velocità, è ancora possibile fare ricorso per annullare la multa e il decurtamento dei punti dalla patente.
La legge è molto chiara
La legge prevede che il cartello di avviso debba essere ripetuto ogni 4 chilometri da quello precedente. Oltre questa distanza, l’avviso perde efficacia e i controlli elettronici diventano illegittimi.
In sintesi, è possibile contestare le multe emesse attraverso gli autovelox se le regole di segnalazione non sono state rispettate. Gli automobilisti hanno il diritto di presentare un ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica della multa o di inviare un ricorso direttamente alla società autostrade o al comune competente se l’autovelox si trova in una strada urbana.