Autostrade, limiti aboliti: puoi andare fino a 200 km/h senza multa I La norma ti salva da situazioni spiacevoli
Spesso alcune multe stradali possono essere impugnate ed annullate. Vediamo se è possibile anche per quella per “necessità fisiologiche”.
Come annullare le multe per eccesso di velocità dovuto a bisogni fisiologici urgenti durante la guida? Questa situazione può rientrare nello “stato di necessità” previsto dalla legge italiana? Scopriamolo.
Lo “stato di necessità” è regolamentato dall’articolo 54 del Codice Penale italiano. Questa disposizione stabilisce che un individuo non è punibile se compie un atto per salvare se stesso o altri da un grave pericolo attuale non volontariamente causato e non altrimenti evitabile, sempre che l’azione sia proporzionata al pericolo. Questo concetto è applicabile anche alle norme del Codice della Strada, come indicato nell’articolo 4, comma 1 della legge 689/1981, che esclude la responsabilità per le violazioni amministrative commesse in stato di necessità.
Per determinare se l’eccesso di velocità dovuto a bisogni fisiologici possa essere considerato uno stato di necessità, è necessario verificare alcuni elementi: la necessità di salvare qualcuno da un danno grave; il danno deve essere grave e non lieve; deve riguardare una persona (o in alcune circostanze, un animale), non il patrimonio; il pericolo del danno deve essere attuale o imminente; il danno non deve essere volontariamente causato.
Il caso più comune in cui un conducente può ottenere l’annullamento di una multa per eccesso di velocità in base allo stato di necessità è quando c’è un pericolo attuale o imminente di grave danno alla salute del conducente stesso, di un passeggero o di un terzo soggetto che potrebbe non essere presente nell’auto.
Di difficile configurazione
Tuttavia, è molto difficile considerare i bisogni fisiologici urgenti come uno stato di necessità, a meno che non siano sostenuti da patologie clinicamente accertabili e documentate da un certificato medico. La legge richiede anche che si preveda in anticipo la necessità fisiologica e ci si organizzi di conseguenza prima che diventi un problema serio.
Inoltre, lo stato di necessità presuppone un pericolo grave per la salute, e il bisogno urgente di urinare o defecare non è considerato alla stessa stregua di un grave problema di salute. Pertanto, l’eccesso di velocità dovuto a bisogni fisiologici comporterà generalmente il rischio di una multa.
Nonostante tutto, non è permesso
Infine, fermarsi lungo la strada o nelle piazzole di sosta per soddisfare i bisogni fisiologici può comportare una pesante multa per “atti contrari alla pubblica decenza” ai sensi dell’articolo 726 del Codice Penale. Questa disposizione sanziona chi compie atti contrari alla pubblica decenza in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Anche se non è necessario che qualcuno abbia effettivamente visto l’atto, è sufficiente che ci sia la possibilità che possa accadere. Quindi, urinare o defecare in luoghi pubblici può comportare una multa significativa, anche se la situazione è dovuta a bisogni fisiologici urgenti.