Blocchi della circolazione, fermano in garage tutte le auto I Legge severissima: anche i nuovi modelli
Nuovi blocchi delle auto, ma stavolta tocca ad un’altra categoria di vetture. Tutto ciò contribuirà alla riduzione delle emissioni.
I gas serra sono sostanze presenti nell’atmosfera che assorbono e riflettono parte della radiazione solare, creando un effetto serra che mantiene la temperatura terrestre entro limiti abitabili. Tuttavia, l’aumento delle attività umane, come la combustione di combustibili fossili, l’agricoltura intensiva, la deforestazione e l’allevamento di animali, ha portato a un eccesso di gas serra, come l’anidride carbonica o il metano.
Secondo il rapporto 2021 dell’IPCC, il gruppo intergovernativo di esperti sul clima, le emissioni di CO2, metano e altri gas serra hanno raggiunto livelli mai visti prima nella storia umana, e stanno causando un aumento della temperatura globale, un innalzamento del livello del mare, una maggiore frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi, una perdita di biodiversità e una minaccia per la sicurezza alimentare.
Per ovviare a questo fenomeno, a partire dal 1° ottobre 2030, le auto a benzina con omologazione Euro 5 non potranno più circolare in molte delle città italiane, fra cui Milano, Roma, Torino e Bologna. Si tratta di una misura volta a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e a migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane più congestionate. Ovviamente le aree geografiche e i periodi variano in base alla città.
Le auto a benzina Euro 5 sono state immatricolate tra il 2009 e il 2014 e rappresentano circa il 20% del parco circolante nazionale. Secondo i dati dell’ACI, si tratta di circa 8 milioni di veicoli, di cui oltre un milione nelle città interessate dal blocco. Chi possiede una di queste auto dovrà quindi scegliere se sostituirla con un modello più recente e meno inquinante.
Le misure adottate; ma sono tutti d’accordo?
Il blocco delle auto a benzina Euro 5 segue quello già in vigore per le auto diesel Euro 4, introdotto nel 2019. Inoltre, dal 2025 è previsto il divieto di circolazione anche per le auto diesel Euro 5 e per le auto a benzina Euro 6. L’obiettivo è di eliminare gradualmente i veicoli più vecchi e più nocivi per l’ambiente e la salute.
Da una parte, ci sono coloro che ritengono tale decisione necessaria e giusta per contrastare il cambiamento climatico e salvaguardare il benessere dei cittadini. Dall’altra, ci sono coloro che la considerano ingiusta e penalizzante per chi non ha la possibilità di cambiare auto o di utilizzare mezzi alternativi.
Per una mobilità sempre più ecosostenibile
Inoltre, sono stati stanziati dei fondi per incentivare la rottamazione delle auto vecchie e l’acquisto di auto nuove o usate con omologazione Euro 6 o superiore.
Il blocco delle auto a benzina Euro 5 è una sfida importante per il nostro Paese, che richiede uno sforzo collettivo e una visione di lungo periodo. Si tratta di una scelta che comporta dei sacrifici, ma anche dei benefici per il futuro del nostro pianeta e della nostra società.