Autostrade e superstrade, limiti abbassati con questo trucchetto I Non superi più i 100 km/h
Sulle autostrade italiane non si potrà più viaggiare in questo modo. Il nuovo decreto legge fissa delle norme da rispettare senza se e senza ma.
Come da decreto legge N. 69 del 14 giugno 2023, le regioni italiane potranno abbassare i limiti massimi di velocità sulle autostrade per ridurre le emissioni. Questa misura, già entrata in vigore, ha lo scopo di contrastare il cambiamento climatico e di adeguarsi agli obiettivi europei di sostenibilità ambientale.
Il decreto legge prevede che le regioni possano stabilire autonomamente i limiti di velocità sulle proprie autostrade, tenendo conto delle caratteristiche della rete viaria, del traffico e delle condizioni meteorologiche. Le regioni dovranno, inoltre, installare appositi dispositivi di rilevamento elettronico della velocità e sanzionare i trasgressori con multe e decurtazione dei punti dalla patente.
Il governo ha motivato questa decisione con la necessità di ridurre le emissioni di gas serra prodotte dal settore dei trasporti, che rappresentano il 25% del totale nazionale. Secondo le stime, l’abbassamento dei limiti di velocità potrebbe comportare una riduzione delle emissioni del 10% entro il 2030, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima.
La misura ha suscitato però diverse critiche da parte degli automobilisti, delle associazioni di categoria e di alcuni esponenti politici. Essi sostengono che l’abbassamento dei limiti di velocità non avrà effetti significativi sulle emissioni, ma solo sul tempo di percorrenza e sulla sicurezza stradale. Inoltre, ritengono che la decisione sia stata presa senza una adeguata consultazione delle parti interessate e senza tener conto delle esigenze di mobilità e di sviluppo economico del paese.
Un’azione concreta per l’ambiente e la salute
Perché l’Italia dovrebbe seguire l’esempio di altri Paesi europei (come Austria, Paesi Bassi e Regno Unito) e abbassare i limiti di velocità sulle autostrade? Innanzitutto, il motivo principale per cui si vorrebbe abbassare i limiti di velocità è quello di ridurre le emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici prodotti dai veicoli.
Secondo uno studio dell’Unione Europea, se tutti i Paesi membri adottassero un limite di 110 km/h, si potrebbero risparmiare circa 12 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti al 2,6% delle emissioni totali del settore dei trasporti. Inoltre, si ridurrebbero anche le emissioni di ossidi di azoto (NOx), particolato (PM) e idrocarburi (HC), responsabili di effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente.
È anche una questione di sicurezza stradale
Non solo, abbassare i limiti di velocità avrebbe anche altri benefici, come migliorare la sicurezza stradale, ridurre i consumi di carburante e i costi per gli automobilisti, e diminuire il rumore e lo stress da guida.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno nel mondo muoiono circa 1,35 milioni di persone a causa degli incidenti stradali, e molti di questi sono causati da eccesso di velocità. Riducendo la velocità media dei veicoli, si ridurrebbe anche il rischio e la gravità degli impatti, salvando vite umane e prevenendo lesioni.