Ecco qualcosa che vi stupirà molto e che vi lascerà senza parole: il semaforo diventa blu. Ecco dove sta accadendo.
Il caro e vecchio semaforo è un oggetto per fluidificare il traffico stradale del quale ogni guidatore si fida, poiché è uno tra i pochi segnali del Codice della strada ad essere chiaro e a non lasciar spazio a interpretazioni.
Il semaforo, ovunque nel mondo, è composto da 3 palline luminose, ciascuna delle quali indica all’automobilista come deve procedere o se si deve fermare all’incrocio. In Italia la maggior parte dei semafori ha i tre cerchi luminosi posti l’uno sopra l’altro in verticale, ci sono però anche luoghi dove li si ritrova l’uno accanto all’altro, in orizzontale.
Poco cambia la loro disposizione, poiché sono i colori ciò che davvero fa la differenza: se il semaforo è rosso, vuol dire che non si può procedere; se è arancione, indica ai conducenti di rallentare e iniziare a fermarsi. Se invece è verde, vuol dire via libera alla circolazione.
Ma sarà così ovunque? Ebbene no! C’è un posto in particolare dove sembra che persino i colori dei semafori stiano cambiando e a sparire è proprio la luce verde. Vediamo di cosa stiamo parlando.
Quello che più sconvolge tutti i conducente è che, il semaforo verde, proprio il più amato, che indica il via libera per procedere, stia per scomparire lasciando il posto a un semaforo del colore blu. Il blu non è mai stato utilizzato da nessuna parte del mondo per caratterizzare il semaforo, eppure c’è un posto che fa eccezione.
Il semaforo blu, allo stesso modo di quello verde, starebbe a indicare che il conducente può procedere a occupare l’incrocio, poiché nelle altre direzioni la via è bloccata da un altro semaforo rosso. Nulla di anomalo, quindi nel funzionamento generale. C’è però da chiedersi come mai sia stato modificato il colore e sia stato sostituito il verde.
Viene anche chiamato “il semaforo giapponese” e la sua particolarità proprio quella di essere blu invece che verde. Questo tipo di semaforo è molto comune in Giappone, dove i conducenti non hanno dubbi nell’interpretare ciò che vuole significare quel colore. Ciò deriva proprio da una tradizione radicata nella cultura del posto.
Anticamente, la lingua giapponese aveva soltanto poche parole che definissero i colori e tra questi c’erano solo il rosso, il nero, il bianco e il blu. Inoltre, nelle sfumature dei colori, i giapponesi mettevano il blu e il verde nella stessa fila, identificandoli in modo simile. Ecco perché ancora oggi, alcuni semafori hanno il colore blu al posto del verde.