Sorprese a 4 ruote per Piersilvio nel testamento di papà Silvio. Berlusconi conosceva la passione del figlio.
“Mi consenta“… il piacere di poter scegliere le auto più particolari che le case automobilistiche potevano permettersi di offrire a una personalità come Silvio Berlusconi. Chi lo conosceva bene sapeva che oltre alle belle donne, l’ex premier aveva una passione smisurata anche per i motori.
Ovviamente aveva nel suo parco auto alcune vetture di ordinanza, che non potevano di certo mancare per un uomo di spessore della politica italiana. Spesso lo si trovava a girare con le quasi banali Audsi A8, la Mercedes Classe S o la Maserati Quattroporte, con quest’ultima che era quasi una scelta obbliga dal dover avere un’auto Made in Italy.
Automobili di un certo livello, studiate per offrire a quello che era un passeggero veramente speciale tutti i comfort del caso, con l’utilizzo di accessori speciali come il frigobar, oltre ovviamente alla sicurezza con una blindatura di massimo livello.
Ma al fianco di quelle che erano auto di ordinanza Berlusconi possedeva una serie di automobili, le più particolari erano quelle utilizzate per muoversi in Sardegna nei momenti di relax presso Villa Certosa.
Per la realizzazione delle sue automobili Silvio si affidava alle migliori menti e alle migliori mani in assoluto. Ne è un esempio la sua Tingo DePlage Special, particolare versione dell’utilitaria francese creata apposta per Berlusconi, da parte di Giovanni Vernagallo.
Sulla stessa linea la Panda, scelta sempre per soddisfare il bisogno di avere un’auto dal marchio italiano. Su questa versione hanno viaggiato alcune delle personalità più influenti al mondo come Tony Blair e la sua scorta. A crearla su un’idea di Niccolò Ghedini la carrozzeria Tanta Maria di Sala.
I più curiosi si chiedono se le auto scelte da Silvio alla sua morte siano passate a Piersilvio o siano comunque rientrate nel testamento da lui stesso redatto. Questo sinceramente ancora non lo sappiamo, ma i ben informati affermano che Piersilvio ha la stessa passione del papà.
Le auto scelte da Silvio sono l’esempio lampante di come all’ex premier piacessero le cose molto particolari, di classe, ma al tempo stesso anche innovative. In fondo se non di concedeva lui uno sfizio di tanto in tanto chi mai poteva farlo?