Autovelox, multe a raffica tra i cittadini: non sanno che non c’è più la tolleranza dei 5 km/h I Ora funziona così
Riguardo gli autovelox sono molte le voci che circolano circa il suo funzionamento e la taratura per rilevare la velocità delle auto. Una di queste voci è una bufala e frega tutti i conducenti.
Quando si tratta di limiti di velocità, sono tante le cose che si dicono e sono in molti a credere di conoscere alla perfezione il funzionamento dei dispositivi per il rilevamento della velocità su strada, i temibili autovelox. In realtà, la questione è ben più complessa di quanto sembri e sono in molti a cadere nel tranello.
Il Codice della strada parla chiaro in tema di velocità: su tutte le strade percorribili, che siano autostrade, extraurbane o cittadine, vengono imposti dei limiti di velocità massimi ai quali i conducenti si possono spingere, ma che non vanno assolutamente superati.
La pena per le contravvenzioni di questo tipo va calcolata sulla base dell’eccesso di velocità del veicolo in base al limite massimo stabilito. E qui entrano in gioco gli autovelox: questi dispositivi vengono installati dai Comuni proprio per vigilare e sorvegliare le strade contro gli automobilisti dal piede pesante. Quando l’autovelox rivela la velocità, il suo algoritmo la paragona al limite tarato e scatta la contravvenzione.
Alcuni, però, giocano sulla famosissima tolleranza dei 5 km, secondo cui, l’autovelox avrebbe sarebbe tarato non sulla massima velocità consentita, ma sulla velocità più questi 5 km in più di tolleranza. Sono già caduti nel tranello moltissimi automobilisti, scopriamo perché.
Come funziona la tolleranza per il limite di velocità
Quasi tutti gli automobilisti credono che la famosa tolleranza preveda che se il limite in autostrada è di 130 km/h, un conducente possa superare questo limite arrivando fino a 137 km/h, senza che arrivi una multa salata per eccesso di velocità. Questo è un falso mito! Non funziona così la tolleranza sulle strade italiane e ce lo dice il Codice della strada: l’unica tolleranza ammessa è quella del 5% sul totale della velocità registrata dall’autovelox. Insomma, una bella differenza.
Quindi, per chiarire ancora meglio la questione e non cascare nel tranello, se stai percorrendo l’autostrada dove il limite massimo di velocità è di 130 km/h la tua velocità può spingersi fino a 136 km/h, l’autovelox che registra la tua velocità sottrarrà il 5% dal totale della velocità registrata, arrivando a 129,2 km/h. Ma allora quando scatta la multa?
Le multe per eccesso di velocità
Insomma, se ti sei ritrovato una bella multa per eccesso di velocità e stai pensando di impugnarla sostenendo la tesi dei 5 km di tolleranza, faresti meglio a fare prima due calcoli. Se percorrevi l’autostrada a 138 km/h, l’autovelox avrà tolto dal totale il 5% di tolleranza, il risultato sarebbe comunque circa 131,1, che è al di là del limite di velocità consentito.
Bisognerà smettere di credere che gli autovelox siamo dispositivi elettronici che possono essere stati tarati male e che spesso sbagliano le rilevazioni o le sottovalutino. Questi dispositivi sono meticolosamente studiati per non perdere d’occhio nessun conducente sconsiderato.