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Truffa della pompa di benzina: stavolta ti svuotano il conto in banca

Truffa della pompa di benzina – autoruote4x4.com (foto iStock)

Questa truffa è davvero micidiale e rischia di lasciarti davvero senza un soldo. Bisogna fare ben attenzione durante i pagamenti

Le truffe alle pompe di benzina stanno prendendo molto piede nel nostro Paese, complice l’aumento smisurato dei prezzi del carburante che ha reso tutto più difficile.

Così quest’anno, proprio qualche giorno prima dell’atteso esodo di agosto, abbiamo assistito a una nuova e tremenda ondata di rincari che ha dato giusto il colpo di grazia.

La situazione come sappiamo è andata peggiorando da quando il Governo ha imposto a tutti i gestori di esporre il doppio prezzo con l’obiettivo, a suo modo di vedere, di smascherare possibili abusi.

In realtà la situazione che si è venuta a creare ha peggiorato drasticamente le cose. Oltre il danno dunque, anche la beffa. La soluzione del doppio prezzo era stata venduta ai consumatori come una tutela che lo stato avrebbe garantito attraverso l’Osservatorio prezzi del Mimit, e invece si è rivelata un buco nell’acqua.

Antitrust, doppio prezzo una mossa che andava evitata

D’altronde c’era anche da aspettarselo, come aveva giustamento avvertito l’Antitrust, che i gestori si sarebbero uniti facendo ‘cartello’ e innalzando prepotentemente i prezzi del carburante proprio pochi giorni prima dell’entrata in vigore della nuova legge. L’Autorità per la legislazione antimonopolistica ha sottolineato infatti come la presenza del doppio prezzo avrebbe spinto gli esercenti a gonfiare i prezzi al rialzo.

Così oggi la situazione è questa: in giro vediamo prezzi in autostrada che superano i 2 euro al litro e differenze talmente minime tra i vari gestori che praticamente l’uno vale l’altro. Quindi in soldoni, chi ci ha rimesso? Così a occhio sembra che lo stato abbia fatto questa mossa per agevolare un rialzo piuttosto che per contrastarlo. Insomma, per dirla con il Gattopardo: “si cambia tutto per non cambiare niente“.

La mascherina utilizzata per registrare i numeri dei Pin delle carte di credito – autoruote4x4.com (foto YouTube)

La truffa delle truffe

Inoltre questo innalzamento dei prezzi così fuori controllo ha agevolato tutta una serie di truffe e tranelli che alcuni gestori furbetti escogitano per rubare denaro agli automobilisti. È nota a tal proposito quella dell’erogatore che fa uscire aria al posto della benzina, iniziando comunque a conteggiare l’importo sul display. Una delle ultime smascherate aveva indignato il web dopo che un tiktoker ha mostrato in un video il modus operandi della truffa. Dalle Fiame Gialle erano stati scoperti anche impianti manomessi con un sistema comandato da remoto con un telecomando che conteggiava l’importo impendendo di fatto l’erogazione del carburante. Con i prezzi alle stelle in effetti, non è così facile capire quanta poca benzina finisce nel serbatoio.

Ma l’ultima truffa smascherata in un distributore di benzina ad Oakland, in California, le batte tutte. Non sappiamo come sia stato possibile, ma qualcuno è riuscito a installare sopra alla tastierina del totem per il pagamento automatico una mascherina perfettamente identica a quella originale. Lo stratagemma è pensato chiaramente per sottrarre i codici Pin delle carte di debito e di credito e così clonarle. Qualche utente del web ha suggerito di stare sempre molto attenti quando la mascherina sembra perfetta, nuova e senza neanche un segno di usura. Sotto potrebbe nascondersi quella vera.