L’ennesima challenge estrema fatta sui social nella periferia di Napoli, ha scatenato l’indignazione di tanti politici in Italia.
Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere sempre di più il fenomeno nato sui social delle challenge estreme. Si tratta di sfide molto pericolose che gli utenti si lanciano sui social, e che in pochi anni, grazie soprattutto alla crescita e l’espansione di Tik Tok in Occidente, sono diventate una moda globale.
E purtroppo, ormai da qualche anno iniziano anche a spuntare le prime vittime, ragazzi giovanissimi che muoiono proprio nel tentativo di portare a termine la sfida che hanno lanciato. Per questo quanto accaduto a Napoli non può che far riflettere.
Come ha riportato anche il sito di Ansa, ha iniziato a circolare su internet in questi giorni, un filmato in cui un ragazzo stava sopra il tetto di un’automobile che andava a velocità molto sostenuta. Dalle prime informazioni arrivate subito, si è appreso che il video in questione è stato girato nella periferia napoletana, nella zona di Agnano.
L’ennesima sfida sui social che deve far interrogare tutti i cittadini, perché stare sopra il tetto di una macchina a quella velocità (andavano a circa 130 chilometri orari), è un atto di incoscienza che può costare molto caro. Specie se lo scopo è semplicemente quello di farsi notare dai propri coetanei sui social.
La notizia è stata poi ripresa dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato il video sui social, attaccando molto duramente la follia messa in atto dai protagonisti.
Il politico ha infatti dichiarato “trovo sconcertante il video che mi è stato inviato che, come affermato da chi lo ha segnalato, sarebbe stato realizzato ad Agnano dove un gruppo di ragazzi a bordo di auto potenti si sfidano in una challenge percorrendo a 130 km/h, legati al tetto della vettura, le strade del quartiere”.
Il tutto, ha continuato il deputato “prontamente ripreso dagli stessi protagonisti e postato sui social per farsi vanto di questa ennesima sfida dell’idiozia e dell’irresponsabilità”.
Il post del politico è stato poi ripreso da diversi utenti del web, scatenando un indignazione con pochi precedenti per l’irresponsabilità di questo gesto, e di come dei ragazzi così giovani possono mettersi in pericoli mortali per motivi così futili.