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Frenata rigenerativa: grandi vantaggi, ma occhio a questo fattore | Può essere insidioso

Frenata rigenerativa – autoruote4x4.com (foto Google.com)

La frenata rigenerativa supporta i conducenti dei veicoli elettrici nel processo di ottimizzazione dei consumi, specialmente in città, migliorando l’efficienza energetica dal 20% fino al 50%. Però questo sistema ha anche un lato oscuro

La diffusione delle auto elettriche ha obbligato molti di noi a fare i conti con un genere di guida completamente differente da quello a cui eravamo abituati. Niente cambio, niente frizione e grandiose accelerazioni.

Questo perché la coppia nelle auto elettriche è resa subito disponibile a causa delle caratteristiche tecniche del motore. Un divertimento in più per molti, ma anche un motivo di preoccupazione per altri.

Dal momento infatti che le accelerazioni sono così brucianti, diventa fondamentale saper dosare l’acceleratore e creare le condizioni per circolare in tutta sicurezza. Anche perché, accelerare cosí bruscamente può esporre i passeggeri al rischio cinetosi, quel complesso stato di malessere che definiamo più comunemente come nausea.

Il pedale dell’acceleratore in un veicolo elettrico non regala solo forti emozioni, ma contribuisce paradossalmente a recuperare anche dell’energia, non solo a sprecarla. Tutto ha inizio nel momento in cui questo viene rilasciato e si innesca quella che è definita ‘frenata rigenerativa‘.

Come funziona la frenata rigenerativa

Questo genere di frenata che si mette in atto non appena si smolla il pedale, permette all’energia meccanica cinetica di trasformarsi in un’altra forma di energia che l’auto utiliza per ricaricare le batterie. Questo genere di meccanismo offre un vantaggio enorme ai veicoli elettrici, garantendo loro un livello di efficienza nei consumi straordinario se equiparato a quello di un veicolo a motore termico.

La frenata rigenerativa che entra in gioco non appena si alza il piede dell’acceleratore, trasforma dunque un’energia che altrimenti andrebbe appunto dissipata in calore dal sistema frenante e la riutilizza per disporre di uno spunto energetico extra. Grazie alla frenata rigenerativa compiuta dal motore stesso, chi è alla guida di un veicolo elettrico ha il doppio vantaggio di evitare quasi del tutto di utilizzare il pedale del freno e allo stesso tempo trasformare la potenza meccanica spesa durante la marcia del veicolo in potenza elettrica generata, praticamente in egual misura.

In discesa la frenata rigenerativa non funziona quando la batteria è al 100% di carica – autoruote4x4.com (foto iStock)

Quando è bene stare molto attenti

Ovviamente i vantaggi più importanti si hanno in discesa, quando la macchina può sfruttare al massimo l’energia recuperata per frenare il veicolo e ri-immetterla nelle batterie. In questo caso esistono anche diversi gradi di frenata rigenerativa che si possono regolare. Di fatto questo permette a qualcuno di non utilizzare del tutto il pedale del freno, ma per arrivare a fare ciò è necessario prima sperimentare e abituarsi alle logiche di questo tipo di frenata.

Una cosa bisogna sempre tener ben presente: che la capacità di recupero di energia durante la frenata dipende dallo stato di carica delle batterie. Più queste sono scariche e maggiore sarà l’efficienza e il funzionamento della frenata rigenerativa. Ma quando le batterie sono al 100% della loro carica e ci imbattiamo in una discesa particolarmente ripida dovremmo prestare molta attenzione alla nostra guida. Infatti in quelle condizioni la frenata rigenerativa non funzionerà, anzi, ci troveremo a fare i conti con un’auto che al posto di frenare accelera anche togliendo il piede dal pedale. Quindi molta attenzione al livello di batteria quando imbocchiamo una discesa.