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Auto aziendale, non tira più come una volta: 7 su 10 pronti a lasciare le chiavi in cambio di questo

Auto aziendale – autoruote4x4.com (foto iStock)

Perché l’auto aziendale non rappresenta più un vero benefit? Le ragioni sono diverse. I dipendenti ora vogliono altro

Una volta l’auto aziendale sembrava essere lo status symbol per eccellenza, quel benefit che ti danno se sei riuscito insomma a far quadrare i conti e a portare un po’ di quattrini alla società. Chi di noi ha lavorato per grandi aziende conosce bene questa realtà, che se era considerata un privilegio solo per pochi, da domani sarà solo un ricordo del passato.

Vedremo sempre meno i macchinoni concessi ai manager, ma non tanto per un tema di taglio dei costi, quanto piuttosto perché sono sempre meno le persone che li vogliono.

Facciamo chiarezza, ricevere un benefit del genere è sempre un grande lusso, diciamola tutta, ma fino a quanto è considerato un vero benefit? Forse le cose sono iniziate a cambiare nelle aziende, o forse una nuova mentalità sta prendendo piede.

A rivelare questa tendenza sarebbe un’inchiesta condotta a livello europeo dall’app di mobilità Free Now sulle opinioni di 4.544 utenti di auto aziendali di diversi Paesi. Secondo il sondaggio 7 manager su 10 sarebbero disposti a rinunciare all’auto aziendale.

Un benefit sempre meno ambito

Ebbene sì, sembra fantascienza ma non lo è. Dai dati emerge che, contrariamente a questa perdita di interesse, il settore automotive sta nello stesso tempo registrando una ripresa un po’ in tutta Europa. Ciò porta a immaginare che le aziende abbiano comunque continuato a offrire questo benefit ai loro dipendenti. I quali però sembrano gradire sempre meno. Perché?

In generale chi ha ricevuto questo benefit non è che ci rinuncia, semplicemente ne farebbe volentieri a meno per tutta una serie di motivi. Tra questi il fatto che utilizzare una macchina comporta sempre rogne non indifferenti, come trovarsi imbottigliati negli ingorghi quotidiani o fare benzina a prezzi non proprio accessibili, qualora questa spesa non risulti a carico dell’azienda.

Allo studio sistemi di compensation per sostituire l’auto aziendale per chi non la desidera – autoruote4x4.com (foto iStock)

Cosa dicono i dati della ricerca: auto aziendale è roba del passato

Dai risultati della ricerca emerge chiaramente che il 69% dei manager intervistati sono stufi di un benefit come l’auto aziendale: non sanno più bene cosa farsene in un periodo confuso e contraddittorio come quello di transizione ecologica che stiamo vivendo. In poche parole, queste persone rinuncerebbero subito all’auto aziendale, ma non lo farebbero gratis. Solo se in cambio la propria azienda proporzionasse un budget di mobilità equivalente che permetta di combinare in modo flessibile diverse opzioni di spostamento più sostenibili.

Nello studio di Free Now si aggiunge per alcuni anche la preoccupazione di inquinare meno e inizia a farsi strada l’idea di avere al posto della macchina un’indennità mensile che permetta a tutti di procurarsi un mezzo di trasporto alternativo (taxi, car-sharing, bici o scooter elettrici, ecc.). Questa nuova prospettiva sarebbe più democratica, nel senso che permetterebbe a tutti di scegliere liberamente il proprio sistema di mobilità. Il che porterebbe secondo la ricerca a un vantaggio sia per il dipendente, sia per l’azienda. In tempi post Covid, dove il telelavoro si è imposto come una modalità riconosciuta e adottata dalla stragrande maggioranza delle aziende, nei nuovi contratti potrebbero essere previsti invece delle classiche auto aziendali, nuovi benefici economici o sussidi e bonus per altre forme di mobilità al fine di compensare il pendolarismo del personale.