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Batterie al litio: con questo sistema ti dureranno all’infinito | L’invenzione è geniale

Batterie auto elettriche – autoruote4x4.com (foto iStock)

Belle le auto elettriche, ma i cicli di carica e scarica rendono le batterie al litio una delle criticità maggiori ancora da risolvere. Dopo 7-8 anni questi accumulatori hanno già perso gran parte della loro efficienza

Le auto elettriche aiuteranno il pianeta a tracciare la strada un nuovo concetto di mobilità sostenibile che sarà l’apripista a tutti i veicoli del futuro a zero emissioni.

Il confuso e contraddittorio periodo di transizione ecologica che stiamo vivendo ci aiuterà meglio a capire quali saranno le tecnologie che realmente sopravviveranno nel tempo per abbattere l’impronta carbonica e quella ambientale in generale.

In questo momento tutti hanno deciso di puntare sull’elettrico perché si rivela il miglior vettore a disposizione per iniziare la fase di decarbonizzazione del settore mobilità.

Ma non è ancora detto che una volta avviata questa rivoluzione verde delle auto tutto debba rimanere come è oggi: le alimentazioni a zero emissioni su cui potremo contare saranno sempre di più e magari risponderanno meglio a certe criticità poste attualmente dall’elettrico.

Nonostante tutte le sue limitazioni dovute alla scarsità di infrastrutture e a un futuro adeguamento delle reti elettriche per venire incontro a una domanda sempre crescente, le auto elettriche sembrano perfette per questo momento di transizione ecologica.

Il tallone d’Achille dei veicoli elettrici: il litio

Attenzione però, perché la produzione di veicoli elettrici non è certo una passeggiata di salute per l’ambiente, proprio a causa dello sfruttamento di materie prime preziose, tra cui il famoso litio di cui sono composte le enormi batterie delle auto. E non solo delle auto, anche dei nostri smartphone. Come è prevedibile, in futuro la richiesta di questo elemento sempre più scarseggiante sarà primaria per veicolare la produzione in larga scala di vetture elettriche e per non far collassare il mercato.

Un mercato che in questi tempi ha già investito miliardi in ricerca e sviluppo sui veicoli elettrici ed è arrivato da tempo a un punto di non ritorno. Non si può fare marcia indietro. Questa prospettiva un po’ angosciante è aggravata dal fatto che secondo molti esperti di settore e dal punto di vista dello stesso Carlo Tavares, CEO di Stellantis, le forniture di litio, attualmente in mano per lo più alla Cina, non basteranno a soddisfare la domanda dei produttori già nel 2030. Questo innescherebbe pericolosi conflitti tra Paesi impegnati nell’estrazione del prezioso minerale.

In mano vediamo una massa nera di materia riciclata contenente anche litio – autoruote4x4.com (fonte YouTube)

Litio a ciclo continuo

Come si può fare allora per modificare questa realtà? Tutti sappiamo che le batterie al litio hanno una durata limitata nel tempo, ossia dopo diversi cicli di carica e scarica devono essere cambiate del tutto. Motivo per cui le auto elettriche sono destinate a durare meno. In realtà questo è un bene, infatti si stanno mettendo a punto ingegnosi sistemi di riciclo delle batterie che consentono di utilizzare il litio di cui sono costituite con una capacità di riciclo super efficiente.

Il nuovo processo di riciclaggio è stato introdotto da Li-Cycle, un’azienda impegnata nel riciclaggio avanzato delle batterie agli ioni di litio. Situata in Arizona, utilizza un brevetto che evita la fusione delle batterie e usa una soluzione acquosa per separare plastica, alluminio, rame e una “massa nera” contenente litio, nichel e cobalto. Questi materiali recuperati vengono purificati e possono essere usati per creare nuove batterie senza perdita di prestazioni, permettendo un ciclo di riciclo praticamente infinito. L’impianto in Arizona può gestire 18.000 tonnellate di batterie l’anno e può riciclare fino al 95% delle risorse delle batterie. Se questo brevetto fosse adottato in seguito anche da altri attori operanti nel settore del riciclo, il contributo alla sostenibilità ambientale sarebbe eccezionale, disinnescando possibili guerre per accaparrarsi la preziosa risorsa.