Ignora il richiamo, quel che succede dopo lascia a bocca aperta
Un uomo si è ritrovato protagonista di un’incredibile storia con la sua auto elettrica. Vediamo cos’è successo.
C’è un incidente, la cui notizia sta ormai facendo il giro del globo da giorni, che ha letteralmente mandato in tumulto il mondo automobilistico. Anche perché la storia che vi stiamo per raccontare è semplicemente incredibile.
Un incidente che ben illustra il rapporto tra uomo e tecnologia, e che nel settore automobilistico sta diventando sempre più stretto. Con l’avanzare del progresso tecnologico, le vetture infatti stanno iniziando a integrare tutte una serie di nuove tecnologie e dispositivi, che stanno cambiando per sempre la guida su strada.
Negli Usa, è infatti successo che un uomo ha lasciato come sempre la sua auto elettrica parcheggiata davanti il vialetto di casa. Fin qui nulla di strano, se non fosse che in un normale pomeriggio come tanti, l’auto ha improvvisamente preso fuoco. Un incidente che ha sconvolto tutto il quartiere, e ha fatto riemergere il dibattito riguardo la sicurezza dei veicoli elettrici.
Ma perché la vettura ha preso fuoco? In realtà si tratta di una possibilità prevista per le auto elettriche, seppur remota. La macchina in questione era una Bolt prodotta dalla General Motors. Già nel 2021 alcuni veicoli elettrici della casa automobilistica americana, erano stati richiamati proprio per un difetto di produzione nelle batterie, che poteva far prendere improvvisamente fuoco alle vetture.
La General Motors avevano annunciato il cambio di batteria: ma poi ci ha ripensato per i costi troppo alti
Una situazione molto critica, ma la General Motors aveva reagito prontamente, informando i clienti che tutte le batterie interessate da questo difetto, sarebbero state sostituite in tempi brevi. Ma in realtà a un certo punto GM ha deciso di cambiare i suoi piani su questa sostituzione, che veniva ritenuta troppo costosa da effettuare per i vertici dell’azienda.
E così, si è invece deciso di installare su tutte le auto elettriche coinvolte, un software che fosse in grado di monitorare lo stato e le condizioni della batteria e avvisare il guidatore laddove si fossero riscontrati pericoli o problemi.
La vettura elettrica che ha preso fuoco non aveva ancora ricevuto l’aggiornamento del software
Subito dopo l’incidente occorso allo sfortunato proprietario, che ha visto la sua auto andare in fumo in un pomeriggio come tanti, è stato poi confermato che si trattava di una vettura a cui non era stato applicato nemmeno l’aggiornamento in grado di avvertirlo delle condizioni della batteria.
Una mossa che in termini di brand e reputazione, rischia di costare cara al marchio automobilistico, con migliaia di cittadini che hanno comprato la loro auto elettrica GM, e si chiedono adesso se non capiterà anche a loro.