Robotaxi a San Francisco: dopo le polemiche si iniziano a utilizzare per fare proprio questo | Incredibile ma vero
I robotaxi hanno iniziato da poco a funzionare 24 ore su 24, ma c’è già qualcuno che ha trovato un modo alternativo di usarli
Quella dei robotaxi di Waymo e Cruise è una storia iniziata con molte difficoltà. Ma, dopo un’ondata di proteste feroci, il servizio sembra iniziare il suo rodaggio ufficiale.
L’opinione pubblica rimane però ancora divisa sull’utilizzo che si farà di questi taxi senza conducente, poiché alla base c’è sempre lo spettro di una perdita improvvisa di controllo del mezzo da parte dell’IA che impartisce i comandi di guida.
D’altronde la cronoca locale di San Francisco ha riportato che in più occasioni questi robotaxi, governati solo dalla guida autonoma siano stati coinvolti in incidenti con mezzi di soccorso parcheggiati in mezzo alla strada (appunto per soccorrere) o abbiano investito almeno in un paio di occasioni due cani, uno dei quali si trovava al guinzaglio.
Motivo per cui era scattato una sorta di boicottaggio da parte dei cittadini attraverso azioni di protesta che si opponevano alla sostanziale presa di possesso delle strade di San Francisco da parte di orde di robot vaganti 24 ore su 24 senza sosta.
Le proteste dei coni
La protesta è andata ben oltre i gruppi oltranzisti che hanno spinto la popolazione a disattivare le auto senza conducente semplicemente mettendo dei coni di segnalazione posti sul cofano. Addirittura il dipartimento che si occupa della gestione del traffico cittadino aveva espresso le sue perplessità sull’utilizzo di questi taxi robot, cercando di ritardare il più possibile la loro entrata ufficiale in servizio.
Ma a nulla sono valsi questi tentativi di opporsi alla tecnologia che dominerà le strade in futuro. E così i cittadini hanno potuto da qualche tempo iniziare a prenotare il loro taxi attraverso una app e usufruire del nuovo servizio che oltretutto, rispetto a una corsa in taxi con conducente umano, promette di abbattere notevolmente i prezzi. Elon Musk è arrivato a sostenere che potrebbero costare praticamente come un biglietto per i mezzi pubblici.
Robotaxi, ecco a cosa servono realmente
Così, sperimentata la convenienza, i cittadini hanno anche iniziato a considerare tutta una serie di utilizzi ‘alternativi’ dei nuovi taxi che in realtà sarebbero proibiti su qualunque altro taxi guidato da tassista. Usi però che in teoria non sarebbero nemmeno consentiti dalle politiche di Cruise e Waymo. Alcuni utenti avrebbero infatti sfruttato le auto a guida autonoma per attività non proprio “consone” e vietate dal regolamento, come fumare, bere alcolici, sporcare con deiezioni, vomitare e persino avere rapporti sessuali.
A testimoniare una di queste storie è la ventenne Megan, una giovane utente che ha dichiarato al ‘The San Francisco Standard‘ di aver avuto più rapporti sessuali all’interno di un robotaxi senza problemi, nonostante la presenza delle videocamere interne. A confermare questa tendenza ci viene anche utile uno studio del 2019 intitolato “Autonomous vehicles and the future of urban tourism” firmato da un gruppo di scienziati, dove si spiegava come il fenomeno dei veicoli a guida autonoma poteva incoraggiare gli amanti clandestini a trovare nelle auto robot un ottimo nascondiglio lontano da occhi indiscreti (si fa per dire). Gli utilizzi che si stanno facendo dei robotaxi per fare sesso all’interno dell’auto non sarebbero disincentivati dalle telecamere interne ai veicoli poiché queste non sono monitorate regolarmente, ma solo in casi specifici come problemi di pulizia o incidenti.